Reattori nucleari francesi a rischio: 4 centrali vicino all’Italia

par Emanuele Midolo
martedì 2 ottobre 2012

Dall’anno scorso ad oggi, in ognuno dei 58 reattori nucleari dell’azienda energetica nazionale francese, l’EDF, si sono riscontrati una serie di problemi. “Défaillances”, come le ha definite Le Figaro, che ieri sera ha pubblicato i resoconti di un bilancio confidenziale condotto dall’UE su tutti i 134 reattori d’Europa. Ben 58 di questi, allocati in 19 centrali, appartengono alla vicina Francia, prima potenza nucleare (civile) dell’Unione. Quattro di quelle centrali, Cruas, Bugey, St-Alban e Tricastin sono relativamente vicine al confine italiano, in zone di moderato o medio rischio sismico.

È in particolare all’ultima centrale, quella di Tricastin, che gli ispettori europei hanno dedicato maggiori controlli. L’impianto, situato nel sud-est della Francia, nella regione del Rodano-Alpi, contiene 4 reattori di tipo PWR (“Pressurized Water Reactor”, reattori nucleari ad acqua pressurizzata) da 900 megawatt l’uno, attivi da più di 30 anni.

Costruita nel 1974, la centrale nucleare di Tricastin è integrata nel sito chimico-nucleare più importante ed esteso di Francia. Con i suoi 25 miliardi di kilowatt prodotti annualmente contribuisce al 6% dell’intera produzione elettrica francese. Ma si tratta anche di una delle centrali più antiche. Nel luglio 2011 un incendio era divampato nella zona 1 della centrale, fortunatamente in un settore in cui non erano presenti materiali nucleari.

Il documento confidenziale testimonierebbe la mancanza di strumenti adeguati alla misurazione di un eventuale rischio sismico. Allo stesso modo, “gli equipaggiamenti di soccorso in caso di incidente” - riporta Le Figaro - non sarebbero al sicuro in caso di calamità naturale, “a differenza dei reattori tedeschi, inglesi, spagnoli e svedesi”. Precauzioni assolutamente necessarie, secondo Bruxelles, dopo eventi come quelli di Fukushima. 

Si tratta di una serie di carenze che la stessa Autorità per la sicurezza nucleare francese (ASN) aveva sottolineato in un rapporto stilato qualche mese prima, e che l'EDF si è impegnato ufficialmente a risolvere. Il Commissario europeo all’Energia, Günther Oettinger, benché non abbia confermato né smentito le indiscrezioni rese note dal quotidiano francese, ha comunque fatto sapere che non è prevista la chiusura forzata di nessun impianto. 


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