Rc Auto: ancora salassi per il Sud. Il Governo salva le Assicurazioni

par Salvatore Costanzo
venerdì 4 maggio 2012

Salta la norma che avrebbe dovuto imporre la tariffa unica a parità di condizioni tra Nord e Sud. Altro regalo dal governo alle compagnie assicurative che possono così mantenere le discriminazioni territoriali.

Il Ministero dello sviluppo economico ha “reinterpretato” l’articolo del decreto liberalizzazioni che introduceva il concetto di tariffa unica, avallando quindi la libertà delle compagnie assicurative, di poter applicare differenti tariffe in base alla zona di residenza.

La norma, mirava ad abolire le differenze tariffarie tra Nord e Sud, almeno per gli automobilisti virtuosi, considerando che un assicurato milanese, arriva a pagare per la sua RC Auto anche la metà di un napoletano, nonostante entrambi appartengano alla stessa classe di merito e non abbiano sinistri alle spalle.

L'Ania (Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici ) fin da subito si era opposta alla norma, in quanto avrebbe violato il principio di libertà tariffaria sostenuto dalla normativa comunitaria.

Fu proprio la stessa libertà tariffaria, che permise alle compagnie assicurative di aumentare le polizze per la Rc Auto fino all'80% (dati ISTAT) dal 1995-97 al 2001, attraverso la creazione di un accordo di cartello, operando contro la libera concorrenza del mercato ed ai danni dei consumatori, con una maggiorazione dei premi per la responsabilità civile.

Nel 2001 il Consiglio di Stato condannò 18 compagnie assicurative a rimborsare i loro clienti, mentre le associazioni dei consumatori rendevano disponibili on-line i moduli per poter adire al Giudice di Pace (senza spese legali aggiuntive) e chiedere alla propria compagnia il rimborso.

Allora come oggi, il Governo (anziché salvaguardare milioni di cittadini) tutelò le compagnie assicurative, e nel 2002, l'allora Premier Berlusconi (che risparmio qualche miliardo) e il Ministro di Giustizia Castelli, con abile mossa, cambiarono il codice di procedura penale, escludendo la possibilità del ricorso al Giudice di Pace per i contratti di massa.

Nell'ultimo decennio, le tariffe RC Auto, sono aumentate del 100%, ed ancora una volta, chi guida questo paese, lo fa nell'interesse di un'oligarchia capitalista, curando più gli interessi delle compagnie assicurative, che non quelli dei cittadini.


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