RadioDue, Paolo Villaggio pensa a suicidio e critica Chiesa

par UAAR - A ragion veduta
martedì 7 dicembre 2010

 

Intervenuto lunedì durante il programma di RadioDue "Un giorno da pecora" condotto da Claudio Sabelli Fioretti e Giorgio Lauro, Paolo Villaggio ha criticato la Chiesa, fatto ironia sul papa e parlato di un suo possibile suicidio.

Presente il ministro Gianfranco Rotondi, l’attore ha contestato la Chiesa, “che ha una filosofia medievale in tutto, eutanasia, preservativi e via dicendo” e che “se non rinnova, muore”. Ha inoltre ironizzato sul papa: visto che Benedetto XVI “parla molte lingue, soprattutto il tedesco”, se “comparisse sul balcone di San Pietro con la sua voce, ma vestito come Himmler, farebbe svenire di paura molti ebrei”. A quel punto Rotondi è intervenuto: “l’ironia è sempre accettabile e anche quando è diretta alle cose sacre può avere una sua gradevolezza”. “La mancanza di rispetto assoluta verso il pontefice mi pone in condizione di esprimere un dissenso totale”, ha ripreso Rotondi. “Mancanza di rispetto” soprattutto “agli ebrei che sono morti davvero”.

Spostata la conversazione sul presidente del consiglio Silvio Berlusconi, i conduttori hanno chiesto a Villaggio come si sentisse ad avere solo quattro anni in più del capo del governo. Il comico, che ha rivendicato la scelta dell’eutanasia contro le imposizioni della Chiesa, ha spiazzato ancora una volta tutti: “Sto pensando seriamente al suicidio”. “So già la data della mia morte”, ha aggiunto, “me l’ha detta una maga russa” che avrebbe “rivelato ad una decina di miei amici la data della loro morte con vent’anni di anticipo”.

Incalzato, ha aggiunto solo che non vuole essere sepolto. “E’ un vantaggio enorme, amici, credere nell’aldilà”, ha detto Villaggio, ma “purtroppo io non ci credo”.

Valentino Salvatore


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