Radicali: lo sciopero dei non violenti contro la legalità negata

par Virginia Visani
mercoledì 3 giugno 2009

Nell’assordante silenzio nel quale sono stati confinati i piccoli partiti, in una campagna per l’Europa che non esita ad arrampicarsi sugli specchi pur di mistificare quel poco di programma che i partiti maggiori (Pdl e Pd) hanno a malapena reso noto, il Partito Dei Non Violenti, il Partito Radicale, ha scelto ancora una volta lo strumento dello sciopero della fame e della sete.

Lo aveva iniziato Marco Pannella, adesso si sono uniti oltre a Emma Bonino, un discreto numero di parlamentari, militanti e simpatizzanti di questa forma di lotta. Ed ecco che cosa chiedono: garantire agli italiani, a tutti gli italiani, il diritto ad essere informati, contro l’impunità della violazione delle leggi sull’informazione.

Ed ecco che cosa denunciano i Radicali: il 23 maggio scorso l’Agenzia per la Garanzia nelle Comunicazioni (AGCOM) ha emesso alla Rai, Sky e La7 l’ordine di dare entro le 48 ore successive un’informazione completa sui programmi delle Liste Bonino-Pannella. Ma l’ordine, come denunciano i Radicali, è stato quasi completamente disatteso.
 
Questo comportamento da parte delle maggiori televisioni del nostro Paese (le televisioni berlusconiane non sono tali?) è, per i Radicali, il sintomo più vistoso di una progressiva cancellazione della Democrazia nel nostro Paese. Senza contare (aggiunge chi scrive) che i minuti di trasmissione spesi per rendere i cittadini edotti delle vicende “sessual-boccaccesche” (la definizione è della stampa straniera) del Premier hanno invece travalicato il limite dell’opportunità e della decenza.
 
Non siamo più un Paese civile? Il dubbio viene quando si violano costantemente i diritti, primo fra tutti quello all’informazione.
 
p.s. per chi volesse aderire da subito allo sciopero della fame e della sete indetto dalla Lista Pannella-Bonino clicchi qui: Per partecipare allo sciopero totale della fame e della sete.
 

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