Regione Abruzzo: scontro Chiodi-Bertolaso

par angelo ludovici
sabato 19 settembre 2009

Mentre i terremotati passavano la loro estate nelle tende, mentre i cassintegrati aumentavano a dismisura, mentre i contadini della Marsica erano stretti nella morsa dei prezzi da svendita dei loro prodotti, mentre molte aziende languivano e languono nella crisi, la Giunta Regionale si concedeva una lunga vacanza estiva.

Al ritorno del “Governatore”, con una presa di posizione dell’otto settembre e pubblicata sul quotidiano “Il Centro” il dibattito politico regionale si ravviva e la ricostruzione viene messa al centro di questo dibattito.

La novità colta da tutti in modo positivo è stata la giusta ricollocazione degli Enti Locali dopo l’emergenza. In realtà in quella presa di posizione era sotteso anche uno scontro sottile con la Protezione Civile e con il Commissario Guido Bertolaso. Questo scontro non esplicitato in modo trasparente, era nelle cose che il Presidente della Regione sottolineava e giustificava.

Accusava un certo disagio nel contrasto tra una Regione inoperativa e inadeguata o resa tale ed il suo ruolo da salvaguardare. Lo scontro si evidenzia anche dalla proposta del Direttore “Il Centro” che in questi giorni rilancia la presenza del Commissario della Protezione Civile fino alla data delle prossime elezioni provinciali dell’Aquila. Una proposta apparentemente innocua ma che evidenzia uno scontro di una partita che si gioca soprattutto tra i due a livello nazionale nel Partito delle Libertà. Non vogliamo prefigurare futuri scenari, ma ci auguriamo che questo scontro si sviluppi a tal punto da evidenziare la debolezza strategica di questa Giunta Regionale.

In fondo anche la nomina di consulente alla ricostruzione di Giancarlo Masciarelli, ex presidente della Fira, ex uomo di fiducia di Giovanni Pace e di Ottaviano Del Turco, “inventore” delle cartolarizzazioni (pure quelle contestate nella maxi inchiesta della sanità abruzzese), l’uomo dello scandalo della FIRA”, rientra in questo sottile scontro tra poteri.



Nel frattempo che si definisca quest’aspetto della politica, invitiamo le organizzazioni sindacali al massimo della trasparenza ed a rendere pubblico l’accordo firmato con la Regione. Ribadiamo inoltre che l’emergenza post terremoto venga inquadrata nell’ambito della crisi economica che investe soprattutto la nostra Regione. Rinnoviamo l’invito alla Regione e alle parti sociali di inserire nel pacchetto anti crisi alcune scelte di fondo: quali sono le risorse che mette a disposizione dell’intero sistema delle imprese, dei lavoratori e delle famiglie per fronteggiare l’attuale situazione economica.

E’ possibile attivare un complesso di interventi che va dagli aiuti alle famiglie, alle garanzie al credito, dalle opere pubbliche e infrastrutturali, al sostegno alle imprese in crisi! E’ possibile creare un fondo di garanzia presso la FIRA (se esiste ancora) per sostenere l’accesso al credito a breve e il consolidamento finanziario delle imprese regionali di tutti i settori; è possibile attivare misure di sostegno dei cassaintegrati per la sospensione di un anno del pagamento delle tariffe e dei tributi locali e per la sospensione delle rate dei mutui; è possibile attivare il Fondo Europeo di adeguamento alla globalizzazione; è possibile rafforzare il Fondo per la non autosufficienza, incrementare il fondo per le politiche sociali, per il diritto allo studio, contenere le tariffe per il trasporto pubblico e per l’accesso alle abitazioni
in locazione.

E poi, speriamo che la Giunta Chiodi superi quella di Del Turco: quali sono le misure che intende adottare per stare al passo dell’innovazione tecnologica.


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