Calderoli sul caso Kyenge: non è discriminazione razziale?
par Fabio Della Pergola
martedì 16 luglio 2013
Sembra ieri.
Sembra ieri che l’eurodeputato leghista Borghezio sparava insulti razzisti fino a esasperare perfino il gruppo degli euroscettici al Parlamento Ue di cui faceva parte, che alla fine l'hanno buttato fuori.
Sembra ieri che il deputato leghista Matteo Salvini cantava “Senti che puzza, scappano anche i cani. Sono arrivati i napoletani...”; fino a che è stato costretto alle dimissioni.
Sembra ieri che la militante leghista Valandro invocava qualcuno in grado di stuprare la ministra Kyenge, fino a che è stata espulsa perfino dalla Lega perché troppo stupida per capire che certe cose le possono dire, al limite, i pesci grossi, quelli piccoli le pagano.
Sembra ieri che il sindaco sceriffo Gentilini diceva che gli extracomunitari “bisognerebbe vestirli da leprotti per fare pim pim pim col fucile” fino a che ha perso, finalmente, le elezioni. O come Boso che si dice contento “se un barcone affonda”. Con quanta gente sopra non l'ha specificato.
Sembra ieri. E invece è oggi. È oggi che Roberto Calderoli, vicepresidente del Senato della Repubblica (per quanto ormai una repubblica manifestamente priva di un tessuto civile condiviso) ha dichiarato che la stessa ministra Kyenge somiglia, secondo lui, ad un orango. Ha le fattezze, i lineamenti di uno scimmione. Poi, si scusa: “Era soltanto una battuta”.
Scherzi, battute, ironie. Magari un po’ pesanti, ma si sa, è roba popolare, non è simpatia da fighetti. È roba di spessore, un po’ greve, ma sana. Ci si ride di gusto. Non è l’umorismo di quei radical-chic di sinistra, un po’ froci. Qui ci si diverte: i terroni puzzano, i negri sono come le scimmie, gli islamici sono, di default, gente "di merda"; chissà che altro.
Ma non è prevista una punizione per gente che ha questo strano "senso dell'umorismo"?
Non esiste in Italia una legge cosidetta "Mancino" finalizzata a contrastare "Discriminazione, odio o violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi"? E non prevede forse che sia "vietata ogni organizzazione, associazione, movimento o gruppo avente tra i propri scopi l'incitamento alla discriminazione o alla violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi"? E allora non ci sono abbastanza prove che la Lega è un'organizzazione che incita alla discriminazione razziale? E non sarebbe l'ora che ci si chiedesse se non sia il caso di sciogliere un movimento chiaramente discriminatorio guidato da una manica di idioti razzisti? Un movimento che indiscutibilmente pratica l'odio razziale a partire dai suoi massimi esponenti?
Ma sono gente coraggiosa questi leghisti. Gente con le corna sulla testa. Gente che non te le manda a dire. Gente capace anche di affrontare anche i rigori della legge, se mai la legge dovesse farsi sentire, in nome delle sua alte idealità.
Naturalmente li vorrei vedere presi da soli che coraggio hanno. Naturalmente vorrei vedere questo individuo di nome Calderoli - che in teoria, ma solo in teoria, dovrei omaggiare in quanto vicepresidente del Senato della Repubblica, ma che in realtà disprezzo dal più profondo del mio cuore - in mezzo a un gruppo, che so, di senegalesi. Magari gli amici di quei due, Modou Samb e Mor Diop, ammazzati per strada da un fanatico razzista in quel di Firenze.
Sì, invitiamolo. Venga onorevole (sic) Calderoli, venga a Firenze a ripetere agli amici di Samb e Diop, a cosa somiglia, secondo lei, un uomo di colore. Venga.
Così vediamo se davvero ha le palle oppure è solo uno di quei minchioni a cui risulta facile offendere, ma solo a distanza di sicurezza. Soprattutto le donne.