Quelle vite spezzate dopo soli dodici giorni
par Riciard
mercoledì 1 luglio 2009
Negli ultimi 4 anni solo in Canada sono stati uccisi un milione e mezzo di cuccioli di foca. Nel 2006, i cacciatori hanno ammazzato 325mila foche (il numero corrisponde alla “quota annuale di prelievo” stabilita dal Governo): il 95% aveva meno di tre mesi di età. Secondo la legislazione canadese, le foche sono protette soltanto fino al loro 12° giorno di vita, da quel momento in poi sono considerate animali “indipendenti” e cacciabili. Riflettete un secondo, prima di continuare a leggere: il dodicesimo giorno. (Fonte: Lav) Pensate alla vostra vita, pensate a un bambino, pensate a cosa sono dodici giorni.
288 ore 17280 minuti 1036800 secondi Una vita (?)
Non credo possa essere minimamente concepibile l’idea di uccidere e fermare la vita di un cucciolo, di qualsiasi specie si tratti, ma decidere a tavolino, con una legge, che un cucciolo dopo appena dodici giorni può essere già ucciso è allucinante.
Passi avanti in Italia Il 2006 è stato l’anno dell’approvazione del Decreto del Ministero delle Attività Produttive e del Tesoro che ha bandito l’importazione delle pelli e derivati di foca nel nostro Paese. La LAV chiede di trasformare questo decreto in legge, affinché il nostro paese non sia mai più complice di questa barbarie.
Il 15 marzo 2007 il Senato ha approvato una mozione in cui, tra le altre cose, si impegna il Governo a vietare l’importazione e la commercializzazione dei prodotti derivanti dalla caccia alle foche.
Il 21 dicembre 2007 la Commissione Territorio e ambiente del Senato ha approvato in sede deliberante ed all’unanimità il disegno di legge proposto dalla LAV e firmato da maggioranza ed opposizione. La fine della legislatura non ha consentito l’approvazione definitiva del testo alla Camera. Il testo è stato ripresentato con la nuova legislatura e il nostro lavoro sarà ottenere una nuova e definitiva approvazione di questa legge di civiltà per gli animali.
Il 17 giugno 2008, il testo approvato nel dicembre scorso viene ripresentato nella nuova Legislatura come Disegno di Legge, n.740, Saia e altri, e assegnato alla Commissione Ambiente. E’ in attesa di essere messo all’Ordine del Giorno.
La manifestazione di Bruxelles Il 1° luglio 2008, la LAV partecipa, insieme alla maggiori associazioni animaliste a livello mondiale, alla grande manifestazione davanti alla Sede della Commissione Europea per sostenere e sollecitare la Commissione a predisporre l’annunciata proposta di bando definitivo al commercio di pelli e altri prodotti derivati di foca. Si procede speditamente Approvazione all’unanimità, nel dicembre 2008, del disegno di legge proposto dalla LAV, in Commissione Territorio e ambiente del Senato. Ricalendarizzazione, a febbraio, del DDL 740, per trasformare in legge, rafforzare e sanzionare il Decreto ministeriale. Una vittoria memorabile: 5 maggio 2009 Il Parlamento europeo approva con 550 voti a favore, 49 contrari e 41 astenuti, l’adozione di un bando a tutti gli scambi commerciali di prodotti derivati da foche, all’interno del territorio dell’Unione Europea, ad eccezione di quelli frutto della caccia tradizionale degli Inuit, o svolta ai fini della gestione sostenibile delle risorse marine. Gli Stati membri dell’Unione europea dovranno definire le sanzioni per chi viola tale divieto.