“Quando sorride il mare” di Floriana Porta
par Sara Stefanini
martedì 15 luglio 2014
“Siamo anime della stessa polvere che segna i margini cicatrizzati di un mare alle porte dell’ultimo orizzonte”
Tra alghe, meduse e praterie marine, la poetessa osserva i movimenti e la vita sommersa. Si immerge nei ricordi del mare, che silenzioso accoglie tutti e, segnato dal tempo, è custode del passato dell’umanità, ormai eterno. Lo stile che caratterizza l’autrice è quello di una poesia essenziale, con versi corti e diversi ossimori. Gioca con le parole per creare delle vere e proprie immagini di poesia, raccontando le scene che vede negli abissi: “Continuo a sognare distese oceaniche che chiedono riposo nell’instancabile essenza di un mare di enigmi che galleggia, anela e attende”. Nella sua silloge, il mare si comporta come una persona che vive, respira e “si spande in un pugno di follia”.
Una lettura molto estiva, dato il tema centrale, che porta il lettore non solo a rilassarsi ma anche a riflettere sull’essenza e sulle sensazioni che la vita offre. L’elemento cardine di tutta la raccolta è l’acqua che influenza tutta l’opera in sé con le sue tipiche caratteristiche di essere trasparente, limpida e pura. L’acqua vive di riflessi, come quelli che riproduce la stessa Floriana Porta tra un verso e l’altro. La poetessa torinese coltiva molte passioni tra cui quella della fotografia e della pittura.
Ha pubblicato due sillogi: “Il respiro delle ombre” e “Verso altri cieli”. Le tematiche che caratterizzano la sua poesia sono le riflessioni sull’esistenza e la ricerca dell’essenza: “Organismi fossilizzati conservano le tracce di un antico passato su cui giace l’alba bituminosa”.
Floriana Porta, Quando sorride il mare, Ag Publishing, 2014