La ’ndrangheta si appropria di una strada pubblica e mette un cancello

par Marco Barone
venerdì 4 marzo 2011

In Calabria succede che percorrendo una strada pubblica, all'improvviso trovi innanzi al tuo cammino un cancello con scritto «strada privata» e «divieto di accesso» .
 
Ciò è accaduto a Melicuccà nel reggino. E' dovuta intervenire la polizia che ha dovuto fronteggiare anche le proteste della famiglia mafiosa locale che rivendicava la proprietà di quel tratto di strada.
 
La strada interessata è la Strada San Giorgio. Ma anche nel vicino comune di Seminara succede che sempre una famiglia mafiosa impianta degli ulivi e realizza un terrapieno. Beh protestano anche per questa invasione dello Stato nel loro Stato. Praticamente le 'ndrine si comportano come se la Calabria fosse loro proprietà
 
Hanno le loro leggi, il loro codice, il loro modo di operare, e di diffondere il terrore. E' una notizia che dovrebbe produrre gran scalpore. Ma in questo momento ci son cose più importanti a cui pensare.
 
Al fazzoletto verde di Berlusconi, allo stile di Carla Bruni, o tante altre non notizie che rendono vera e viva l'informazione in questo democratico paese. Calabria, Calabria, Calabria, ma quando mai finirà tutto ciò?
 
La 'ndrangheta avrà mai fine? O sarà destinata a divenir il padrone assoluto della nostra terra? Beh nel dubbio, ora come ora, si comportano da liberi padroni, liberi di decidere la non esistenza della democrazia in quella terra, della non liberà di esistenza, della povertà assoluta di una terra che può e deve divenir altro.
Quel cancello è stato rimosso.
 
La strada pubblica privatizzata dalla 'ndrangheta è ora nuovamente pubblica. Piccola conquista in una splendida terra devastata dalla cattiva politica e gestione del bene non più pubblico.

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