Quando i debitori non pagano

par sganapino
giovedì 1 ottobre 2009

Poichè il cliente compra poco, il commerciante non paga la fornitura al produttore. E’ questo che sta succedendo in Italia.

E’ sempre successo che vi fossero dei mancati pagamenti, degli effetti insoluti, degli assegni a vuoto, delle rate non pagate. Ma se il mancato pagamento diventa la norma, il circuito s’inceppa definitivamente. La famosa filiera diventa un percorso ad ostacoli. Né aiuta ricorrere alla Giustizia, in quanto le cause civili durano dieci anni.

Ricorrere agli usurai è un suicidio. Pertanto all’imprenditore, all’artigiano, al commerciante non resta che chiudere le attività, le aziende. E’ quello che sta succedendo oggi in Italia. Nessuno che alzi la voce su questo argomento: "è il mercato bellezza", ti dicono, "i deboli vengono espulsi, rimangono i forti, i migliori." 
E’ proprio così?



Un tempo il debitore diventava schiavo del creditore fintanto non avesse pagato il debito. Non onorare un debito era considerato lesivo del proprio onore, oltre che estremamente pericoloso. Tempi lontani, morale che non esiste più.

Qualcuno si domanda perchè le banche non eroghino il credito con facilità: ma come si fa a sapere se i debitori di un cliente pagano o non pagano la merce ricevuta o i servizi usufruiti? Aumentando vertiginosamente il numero di coloro che non pagano i debiti, il sistema commerciale si avvita in una spirale perversa cui nessuno riesce più a sfuggire se non ricorrendo agli aiuti dello Stato o delle organizzazioni criminali, che appunto, fanno rientrare i capitali dall’estero per dare ossigeno alle attività di cui si sono impossessati.


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