Puglia, quando si rivendica il diritto al lavoro la conseguenza è la galera

par Marco Barone
giovedì 13 ottobre 2011

In tempo di crisi, la crisi del capitale, si lotta per l'affermazione dei propri diritti, si lotta per l'affermazione reale della propria dignità sia di lavoratore che di essere umano.

In Puglia, balzata recentemente alle cronache nazionali per gli eventi di Barletta, per le morti sul lavoro nero, condizioni di lavoro conosciute da tutti ma tollerate da tutti, per nove mesi circa è stata indetta una forte iniziativa di lotta e protesta da molti lavoratori che operavano nel settore della raccolta dei rifiuti.
 
Dopo l'occupazione della Monteco, dopo le indagini avviate lo scorso marzo, è arrivata la batosta repressiva: arresti. Otto disoccupati, tra cui Bobo Aprile (notissimo Compagno della Confederazione Cobas di Brindisi) sono stati tratti in arresto.
 
Altri 10 lavoratori o meglio disoccupati sono indagati a piede libero per un totale di 18 azioni di repressione. Quando si rivendica il diritto al lavoro, quando vengono intraprese iniziative, anche dure, che vanno oltre le regole scritte, in una terra ove vige una forma tollerata di mera illegalità, quale la piaga del lavoro in nero, ecco la conseguenza: la Galera.
 
Le accuse rivolte a Bobo ed agli altri disoccupati sono varie, si parla di : interruzione di pubblico servizio e invasione di proprietà privata, nonchè istigazione a commettere i reati appena descritti.
Ho la sensazione che siamo solo all'inizio di questa fase di repressione.
In tempo di crisi si attacca chi difende la propria dignità, non certo chi procura la crisi.
 
Certo, la Magistratura deve fare il suo lavoro, la Digos anche, ma quanto è tollerabile tale situazione, quanto? Io esprimo la mia piena solidarietà a chi lotta per difendere il proprio lavoro, a chi lotta contro questa crisi, a chi lotta per la propria individuale ma anche collettiva dignità.
 
Il 15 ottobre è sempre più vicino. Non sarà certamente un punto di partenza, ma neanche di arrivo,sarà una giornata di lotta, forse dura forse aspra, forse comunicativa che rimarrà in ogni caso impressa nella mente di tutti noi.
 
Ci troviamo in una crisi epocale. Forse ancora nessuno di noi ha ben compreso la portata di ciò che accade, ma è sempre bene tener gli occhi aperti, perchè in tempo di crisi le porte della repressione sono spalancate.

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