Proteste contro un sito web che invitava "satiricamente" ad uccidere i disabili

par Paolo Borrello
mercoledì 4 luglio 2012

In un sito denominato "Umore maligno" è comparso un articolo che, come denunciato dal presidente di Equality Italia, Aurelio Mancuso, conteneva “un delirio di insulti rivolti alle persone disabili”, fino ad ucciderli. I gestori, peraltro anonimi, del sito si sono giustificati sostenendo che l’articolo in questione era satirico.

Una prima considerazione che riprenderò alla fine del post.

La satira può essere importante ed anche molto utile, spesso, ma non sempre. E non sempre quanto si vuole passare per satira lo è davvero.

E un articolo come quello citato, per i suoi contenuti che definire offensivi è poco, non può essere considerato satirico, almeno dalle persone normali. Probabilmente non sono tali coloro che gestiscono il sito in questione.

Quanto dichiarato da Aurelio Mancuso è riportato in un comunicato emesso dall’agenzia Adnkronos:

“’Infatti – spiega Mancuso – in questa pagina questi anonimi inqualificabili, hanno costruito un delirio di insulti rivolti alle persone disabili, tra le frasi più orribili, di cui vanno anche verificati i possibili reati, citiamo: ‘Ma quali trattamenti possono migliorare la vita di un disabile e della sua famiglia? Al primo posto c’e’ naturalmente l’eliminazione del soggetto, che non tutti si sentono di praticare vuoi per timore delle conseguenze legali vuoi per un malsano attaccamento che con il tempo si sviluppa anche verso le più immonde fra le creature: per questa ragione sarebbe assolutamente opportuna l’uccisione in culla, magari con l’aiuto di personale sanitario prezzolato che aiuterà a simulare un incidente”.

E’ intervenuta sui contenuti dell’articolo in questione anche Ileana Argentin responsabile nazionale del Pd per i diritti dei disabili, nonché parlamentare.

Le sue dichiarazioni sono riportate anch’esse in un comunicato dell’agenzia Adnkronos:

“’E’ una vergogna civica. Chiedo che il sito venga oscurato il prima possibile. Presenterò un’interrogazione parlamentare al ministro competente perchè vengano presi seri provvedimenti penali’.

Ileana Argentin, responsabile nazionale del Partito Democratico per i diritti dei disabili, commenta così all’Adnkronos quanto riportato sul sito internet ‘umoremaligno.it’, che scrive tra l’altro: ‘ma quali trattamenti possono migliorare la vita di un disabile e della sua famiglia? Al primo posto c’e’ naturalmente l’eliminazione del soggetto, che non tutti si sentono di praticare vuoi per timore delle conseguenze legali vuoi per un malsano attaccamento che con il tempo si sviluppa anche verso le più immonde fra le creature: per questa ragione sarebbe assolutamente opportuna l’uccisione in culla, magari con l’aiuto di personale sanitario prezzolato che aiuterà a simulare un incidente’.

‘Sono felice della mia vita – continua la deputata Pd, che si muove su una sedia a rotelle – e non la cambierei con quella di nessun altro. Non tollero l’idea che qualcuno possa metterla in discussione.

Forse – conclude Argentin – la parola handicap dovrebbe essere usata per chi scrive deliri del genere.

La diversità è un valore, un patrimonio ma c’è chi non lo vuole capire’”.

Io non credo che una vicenda del genere debba essere sottovalutata. Non c’è alcun dubbio che gli autori di quell’articolo come suggerisce Ileana Argentin sono i veri handicappati. Ma nonostante questo quanto avvenuto va denunciato ugualmente e con forza. E dovremmo anzi porci un interrogativo: com’è possibile che qualcuno si permetta di scrivere quanto ha scritto? Certo le dimensioni della Rete si sono ampliate a dismisura e al suo interno c’è di tutto. Ma non per questo si possono trascurare anche le parti più negative di quanto appare in Rete che, ripeto, in questo caso, non hanno nulla a che vedere con la satira. Quell’articolo non può essere considerato satirico, almeno dalle persone contraddistinte da un equilibrio psichico non alterato.


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