"Pronto...? Silvio...?"

par Emilia Urso Anfuso
sabato 6 novembre 2010

Paura. Personalmente, ho paura. Paura di vivere in una nazione come l'Italia. No, non temo la mini criminalità. Non temo la grande criminalità delle cosche malavitose. Non temo il domani. Non temo chissà quali cose che ognuno teme a suo modo. Io ho paura. Di vivere in una nazione insicura come l'Italia. Una nazione in cui le escort telefonano normalmente al Presidente del Consiglio.

Paura di un Sistema nazionale che non presuppone Security. Temo e tremo. Di vivere dove nulla è riconducibile al raziocinio. Al protocollo. Alla sanità mentale. Tremo al pensiero che il Premier di una nazione come l'Italia sia facile preda di diciassettenni non più prede ma aguzzine. Di escort dal cellulare facile. Che premono su "invio" e si connettono - incredibile ma vero - direttamente al numero privatissmo di un Premier che non comprendo più se sia vittima o carnefice, di se stesso e di una nazione intera. Una nazione la nostra, dove le scorte presidenziali guardano tutte dalla parte sbagliata mentre vengono scagliati souvenir come fossero confetti ad un matrimonio.

Ho paura. Paura perché questo Paese non ha più nozione certa di cosa sia il concetto reale di Sicurezza. Penso con tenerezza e speranza, ad ambienti presidenziali di altre nazioni. Pensate: negli Stati Uniti, in ogni dove, l'area ove cammina, risiede, sosta momentaneamente il Presidente di turno è addirittura "coperta" da qualsiasi tipo di segnale. In pratica: nessuna cella telefonica è attiva, se il Presidente è in quel luogo. Ed è solo un esempio fra i mille. Ho paura. Paura che una qualche quindicenne già escort per scelta e consenziente a festini privati che di privato hanno solo il nome, possa far crollare del tutto una nazione intera. Temo staff presidenziali che non servono a nulla, visto che l'attuale premier appare - sembra - incontrollato ed incontrollabile.

Mi chiedo: cosa accade davvero? Il Premier decide di sua sponte di dare con facilità numeri privatissimi alla prima Lolita di strada che gli capiti a tiro? Mio Dio! - mi dico - sono una giornalista, e non potrò ottenere con la stessa facilità un numero così ghiotto per chi volesse solamente e molto onestamente richiedere una intervista. Non c'è da stare tranquilli, sappiatelo. Non è solo Gossip. Non è lo scandaluccio del momento. Una nazione governata da chi non ha la più pallida idea di cosa sia "dare sicurezza ai cittadini" ed abitata da cittadini che non sanno nemmeno lontanamente cosa sia "Sicurezza" è una Nazione che temo peggio della lebbra. Tutto è divenuto teatro, gossip, chiacchera, prima pagina di giornale.

Ma dico: uno, uno solo che si preoccupi del vero problema: S I C U R E Z Z A. Non c'è. Ditemi in quale anfratto di mondo chi dovrebbe equamente gestire una Nazione si da alla pazza gioia utilizzando numerazioni telefoniche altamente istituzionali a giovani che si rendono preda pur di saltare il fosso e far carriera. Mai visto. Mai sentito. In Italia è divenuta invece la norma. Che si aggiunge forse a molte altre norme - mai scritte ne ratificate - che hanno scompigliato del tutto il concetto di Bene e Male. Ho paura e non mi piace. E vorrei incontrare tante altre persone che - come me - temono un Sistema così fallace. Non è possibile, vorrei non crederci. Eppure... a meno che, non sia tutto un gran bel Feuilletton dei nostri tempi. Pianificato passo dopo passo, scandalo dopo scandalo, idiozia dopo idiozia, escort dopo escort. Allora ecco, un qualche insano senso tutto questo avrebbe. Ma non mi toglie la paura. Nemmeno un pò. Che in un caso o nell'altro, non sento odori. Né di Sicurezza né di saggezza. Attendo l'epilogo.


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