"Pronti a dar battaglia nelle piazze". E altri sproloqui di Silvio l’immarcescibile

par Daniel di Schuler
martedì 19 marzo 2013

Per timore del contagio cipriota lo spread s’impenna e la borsa s’inabissa? Niente paura, il già miglior presidente del Consiglio di sempre, già statista che tutto il mondo ci invidiava nonché unto dal signore, vigila, attentissimo a risolvere i problemi che più gli stanno a cuore. I propri, ovviamente.

Anche ieri l’ineffabile Silvio B. ha dato prova del solito senso di responsabilità. Prima lo ha fatto attaccando i giudici con la consueta misura: “All'interno della magistratura c'è una parte che ha formato una specie di associazione a delinquere che usa il potere giudiziario a fini politici: è una magistratocrazia", ha detto, accusando i giudici di essere gli architetti e gli artefici di "un'operazione per farmi fare la fine di Craxi. Ma hanno sbagliato persona".

Dopo aver ribadito la propria contrarietà per l’elezione di Grasso (figura certamente abietta; magistrato e, peggio, ex presidente della Commissione Antimafia. E pensare che un simile poco di buono è stato preferito all’integerrimo Schifani…), Berlusconi, alla riunione mattutina del gruppo PdL alla Camera, ha poi parlato della prossima elezione del Presidente della Repubblica. Non ha mancato, anche su questo argomento cui tiene particolarmente (spera che un presidente di sua fiducia gli possa garantire una sostanziale impunità nei confronti dei magistrati che gli stanno mettendo il cappio al collo), di dimostrare tutto il proprio senso dello stato, oltre all’abituale rispetto delle regole della democrazia. “Se la sinistra sceglierà anche il Presidente della Repubblica”, ha minacciato, “daremo battaglia nelle piazze, oltre che in Parlamento”.

Vi viene da sorridere pensando a quello che, secondo i dati disponibili, è il profilo socio-anagrafico degli elettori berlusconiani? Fate fatica ad immaginare nonni con tre by-pass e nonne con la protesi all’anca impegnati a bruciar cassonetti?

Pensando a quanti disperati ci siano in giro, e a quanto poche remore abbia sempre avuto mr B. nel ricorrere a mercenari e mercenarie, a me invece il sorriso si è spento.

Il presidente Napolitano ha già tanto da fare, ma forse farebbe meglio a trovare il tempo per dare una tirata d’orecchie al discolo. E il ministro Cancellieri a stare all’erta per quel che potrebbe succedere.

Esagero? Forse. Ma ricordo anche che Forza Italia nacque in poco tempo e in gran segreto. Quasi fosse un colpo di stato. Poi vengo a sapere che Brunetta è in pole position per diventare capogruppo del PdL alla Camera e mi rassereno. No, non dovrebbe proprio esserci niente di serio. 


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