Primarie/Faraone: “Io fuori dal Pd? Mai, sono altri che lo distruggono”

par Lavika Web Magazine
sabato 3 marzo 2012

Manca un giorno alle Primarie del centro-sinistra a Palermo ed il clima è già incandescente. Davide Faraone, unico candidato del PD, ha comunicato la sua volontà di non partecipare ai confronti pubblici con la Borsellino e Ferrandelli, ma ha concesso un’intervista a Lavika Web Magazine.

Davide Faraone, il suo programma è strutturato per i giovani ed è innovativo anche per i meno giovani. Dove pensa di trovare le risorse per metterlo in pratica?

Bisogna aumentare l’incidenza dei fondi europei che per una cattiva gestione fino ad ora non sono stati utilizzati e contemporaneamente ridurre gli sprechi, soprattutto nell’organizzazione del personale, ma anche nella sua ottimizzazione, anche con degli accompagnamenti alla pensione. Le risorse possono essere molteplici, ma l’importante è saperle utilizzare.

Lei crede molto nel “Risveglio Culturale” della città di Palermo. Ma Palermo è pronta a questo gesto, per così dire, estremo? Crede fondamentale l’apporto degli stranieri?

E’ necessario che sia pronta. Palermo o cambia o muore. E questo i palermitani lo hanno capito. Bisogna puntare sulle risorse della nostra città, e quindi sulla cultura, sul turismo, ma anche sull’agricoltura e sulla pesca. Non è possibile che i pescatori non abbiano un porto adeguato. Riguardo agli stranieri poi, è inconcepibile che vengano ghettizzati. L’integrazione, per una città come Palermo, da sempre crocevia delle civiltà, dove sono presenti 25000 stranieri, è fondamentale.

Il Pd alle primarie di coalizione ha deciso di sostenere e finanziare un candidato non di partito. Crede realmente che le abbia falsate appoggiando Rita Borsellino, oppure è la voglia, dopo due anni, di vincere una primaria importante come quella palermitana?

Se non sono falsate, quanto meno sono drogate. Ferrandelli è un candidato filo-governativo, molto vicino a Lombardo e ai suoi sostenitori, mentre la Borsellino fa parte del partito dei notabili ed è espressione delle politiche romane. Qui a Palermo si è perso il contatto con la popolazione. Io spero, e credo, che i palermitani abbiano capito cosa stia accadendo realmente.

A tal proposito, il Pd non ha mai avuto un grosso bacino di voti in Sicilia. E’ per questo che gli europarlamentari del Pd hanno votato a favore dell’accordo UE- Marocco, inimicandosi agricoltori e allevatori siciliani? Cosa pensa del Movimento dei Forconi?

Proprio per quello che ho detto prima. Il Pd è nato per essere il più grande partito di espressione popolare, ma adesso non ha più contatto con la base, con il popolo. Soprattutto qui a Palermo, non esistono più le circoscrizioni e le politiche vengo decise dall’alto. I “Forconi” sono l’espressione di un malessere sociale, ma al contempo rappresentano l’inadeguatezza della classe dirigente a dare risposte.

Ha mai pensato, alla luce degli ultimi accadimenti, di uscire fuori dal Pd? 

Assolutamente no! Anzi cercherò di allontanare chi sta cercando di distruggere questo partito.

Qualche giorno fa alcune agenzie hanno rilanciato una sua affermazione in cui alludeva al fatto che, a prescindere dal risultato delle primarie, lei si sarebbe comunque candidato da indipendente. Conferma o smentisce?

Smentisco assolutamente, non ho mai fatto una dichiarazione del genere. Non so perché l’abbiano scritto, ma è totalmente falso.


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