Precisazioni. Kabul, share, Islam, Dell’Utri
par L’89
venerdì 18 settembre 2009
Tanto per dirne cinque o sei. I morti (rispettabilissimi, e massimo cordoglio nei confronti delle famiglie) non sono i nostri. Non c’è alcun nostro contingente in Afghanistan. C’è un contingente di volontari inviato lontano a proteggere affari. Prima precisazione.
Va da sè la seconda precisazione, in risposta, udite gente, al bamboccio (uno dei 2) di Forum. Sì, il programma di Canale 5. A notizia divulgata si è prodotto nel commiato in stile “sì sono morti ma sono morti per portare la pace”. Bravo, hai ragione. E che la gente resti in ascolto, attenta. (Ancora, per chi su Canale5 ha chiesto d’esporre i tricolori per strada: no).
Precisazione numero 3, a seguire: l’evento mostra con tragica teatralità quanto l’occupazione a fini democratici di quei territori non possa e potrà mai portare nulla di concreto. L’esempio, poco ortodosso ma tale, di paesi semi-dittatoriali ma sostanzialmente tranquilli (Siria?) dimostra che alcuni popoli non chiedono o cercano affermazioni democratiche – il concetto di comunità, nazione e sovranità non può collimare con quello occidentale – ma un’esistenza di base, ossequiosa e placida. Non sono Eden, ripeto. Ma il sistema è alternativo al nostro quanto noi lo siamo per loro, e in termini orizzontali. La religione è un altro paio di maniche.
Precisazione numero 4: non capisco la necessità di spostare al 3 ottobre, la manifestazione per la libertà di stampa indetta per il 19 settembre. Non ha davvero alcun senso.
Quinta. Mi piace ricordare a chi crede d’aver inficiato lo share di Porta a Porta (e all’On. Di Pietro stesso) l’altra sera, boicottando, che il calcolo auditel degli ascolti si muove per dati campionari: campionarie sono le famiglie con l’apparecchio conteggiante, campionario il calcolo. A meno che non si consideri la diffusione del digitale (che permette un’elaborazione precisa ed immediata dei dati) già ad uno stadio tale da poter azzardare la tesi del calo d’ascolti numerico.
Nella sesta vorrei sottolineare che i giudici della Corte d’Appello di Palermo precisano che Massimo Ciancimino non verrà ascoltato nell’ambito del processo per concorso esterno in associazione mafiosa a carico di Dell’Utri. La famosa lettera from Provenzano to Silvio by Marcielo (quella del “[…] posizione politica intendo portare il mio contributo -che non sarà di poco- perché questo triste evento non ne abbia a verificarsi. Sono convinto che questo evento onorevole Berlusconi vorrà mettere a disposizione le sue reti televisive”) è stata considerata incompleta poichè strappata. Ciancimino jr è stato considerato inoltre autore di un quadro contraddittorio e confuso. Uguale: niente udienza.
Pare sia tutto. Ah no, vorrei precisare ancora una cosa. E alla redazione de Il Giornale: mi chiedo con quale piglio e da quale scienza possano straparlare, oggi, sulla tragica giornata di Kabul. Non che la loro cultura, in fatto di Medioriente, eccella. Se oltretutto consideriamo che per islamico s’intende ciò che concerne l’Islam, per musulmano chi pratica l’Islam.