Povero Battiato, «schiacciato dagli abusi» di genere

par LucidaMente
venerdì 29 marzo 2013

 

La solita canea bipartisan pseudofemminista ha fatto fuori un artista e una persona perbene che lavorava gratis per lo Stato. Ma si può firmare on line per il suo reintegro 

«Povera patria! / Schiacciata dagli abusi del potere / di gente infame, / che non sa cos’è il pudore» recitava nel 1991 Franco Battiato. A distanza di più di vent’anni la situazione è di molto peggiorata. E ha fatto una nuova vittima. Lo stesso musicista catanese.

Poche ore fa il governatore della Regione Sicilia, Rosario Crocetta, l’ha destituito dall’incarico di assessore al Turismo della stessa Regione, incarico che, tra l’altro, Battiato svolgeva a titolo gratuito, avendo rifiutato il lauto compenso spettantegli. La sua colpa? Aver definito martedì 26 marzo, a Bruxelles, durante un incontro istituzionale presso il Parlamento europeo, «troie» i parlamentari italianiSi è subito sollevata, come sempre avviene in questi casi, un’immonda canea bipartisan pseudofemminista. Tutte affratellate (anzi assorrellate): dalla Boldrini alla Santanchè, dalla Finocchiaro alla Mussolini, dalla Fornero alle deputate Pdl-Pd, finalmente unite, non nel governo da formare, ma nella lapidazione del nemico maschio. Per non mancare al festoso massacro, hanno scagliato su Battiato le proprie pesanti pietre anche deputati e senatori maschietti, sempre bipartisan. E si leggano i commenti sui giornali di stamattina: un’esecuzione sommaria da pare dei giornalisti più proni del mondo al potere. Quelli italiani.

A nulla è servito il successivo chiarimento dell’artista siciliano: «Mi riferivo a chi si vendeva, uomini e donne, nella scorsa legislatura». Ormai quella follia isterica che Wilhelm Reich definiva «peste emozionale» si era propagata come un incendio. Con l’odierno esito finale. Si è mai vista la cacciata immediata di un politico platealmente corrotto? Ma il reato di Battiato è peggiore di quello di corruzione, concussione, peculato, associazione mafiosa, ecc. È la colpa più grave prevista dal politically correct (vedi I tanti, troppi pregiudizi dei “progressisti” bigotti): la lesa maestà dei luoghi comuni, del “rispetto di genere” e altre simili sciocchezze. Eppure l’ormai ex assessore al Turismo della Sicilia ha detto quello che il 99% degli italiani onesti pensa.

Ma, nel regno dell’ipocrisia e degli inciuci, affermare ciò che è sotto gli occhi di tutti, vale a dire che “il re nudo”, è ancora quanto di peggio si possa fare. Del resto, solo ai bambini, ai pazzi e agli artisti forse – forse – dovrebbe essere lecito proclamare la verità. E Battiato è un artista. A nulla è valso che egli svolgesse il proprio incarico politico a titolo gratuito, senza stipendio, mentre nessuna/o delle accusatrici si è mai sognata di tagliarsi i circa 20.000 euro al mese (diverso il discorso dei parlamentari del Movimento cinque stelle, che si sono decurtati gli stipendi e, infatti, hanno taciuto). Nel linciaggio massmediatico, Battiato è stato degradato da musicista a «cantautore». Intanto, le corrotte restano al loro posto e le femministe generalmente tacciono. Su di loro.

«Quest’Italia – aveva affermato ieri il musicista a Bruxelles, quasi citando Povera patria – da una parte fa schifo, è inaccettabile, servi dei servi dei servi. Almeno noi siamo onesti, anche se io non m’intendo di politica». Appunto, Battiato è una persona perbene, un grande artista ed era altresì un assessore regionale onesto, ma non s’intende di politica, di ipocrisia, di politicamente corretto verso la lobby bipartisan femminile. Cacciato, dunque, a pedate, a furor di popolo e di veterofemminismo per aver usato la parola «troie». Ripetiamo: troie. Di regime. E, nonostante le speranze da noi espresse (Primavera italiana), «La primavera intanto tarda ad arrivare».

Il parere di Marco Travaglio a favore di Battiatohttp://www.cadoinpiedi.it/2013/03/28/marco_travaglio_difende_battiato.htmlTra l’altro, afferma il giornalista: «Non si accorgono neppure che il loro finto sdegno non fa che confermare le parole di Franco. Se uno accenna ad alcune troie e si offendono tutti/e, la gente penserà: “Però, guarda quante sono! Credevo di meno…”». 

Per firmare in favore del reintegro di Battiato ad assessorehttp://firmiamo.it/franco-battiato-rinominato-ancora-assessore/aftersign#signatures.

Le immagini: composizioni apparse sui gruppi facebook di sostegno a Battiato (ad esempio, http://www.facebook.com/groups/345611292207072/ o il nostro http://www.facebook.com/groups/487554987977647/).

Rino Tripodi

(LucidaMente, anno VIII, n. 87, marzo 2013)


Leggi l'articolo completo e i commenti