Post elezioni 2013: situazione di gran confusione o finalmente di chiarezza?

par GeriSteve
martedì 26 febbraio 2013

Bersani può governare alleandosi con Grillo, ma può anche governare alleandosi ancora, e stavolta apertamente - o per sua libera scelta o per opposizione di Grillo - con Berlusconi: questa volta si dovrà fare chiarezza e si capirà chi gioca contro e chi per Berlusconi.

C'era una volta in cui, finite le elezioni, tutti i leader politici si affannavano a spiegare che "loro" avevano vinto e, in buona sostanza, avevano pure ragione.

Ma come avevano potuto vincere tutti, se ognuno era contro gli altri?

In realtà avevano davvero vinto tutti, perché dopo le elezioni avevano vinto il potere e se lo spartivano, compresi quelli che - formalmente - avevano perso e gli toccava giocare all'oppositore.

Le elezioni servivano a conteggiare quante azioni del potere aveva ciascun giocatore e tutti riscuotevano i loro dividendi dal potere, anche quelli che formalmente erano avversari dell'Amministratore Delegato, che poi al giorno d'oggi si chiama "Premier", il che fa molto inglese.

Ieri si sono avuti risultati sorprendenti alle elezioni italiane, perché sono stati molto diversi dalle previsioni: la coalizione del PD non ha "vinto a mani basse", come era previsto.

La lista di Ingroia, Rivoluzione Civile, è stata eliminata, insieme a quella di Giannino, vittima di "fuoco amico", altrimenti detto "scherzo da prete", mentre il centro di Monti non ha raggiunto quei numeri che gli avrebbero consentito di presentarsi come solido appoggio di qualsiasi governo.

Chi non si può certo lamentare è Berlusconi, con il suo fido alleato: quello che, anche quando spergiurava di voler "scopare via i corrotti " e "mai più con Berlusconi" era chiaro che ci si poteva sempre contare; è andata molto meglio di quanto i sondaggi dicevano, "crescendo" anche di dieci punti.

Miracolo? Sondaggi falsi? Scrutini falsi? L'unica cosa certa è che hanno superato ogni previsione, ma hanno pur sempre perso, sia alla Camera che al Senato.

Alla Camera, Pd e alleati hanno superato la maggioranza relativa e, con il premio di maggioranza, avranno la maggioranza dei deputati. Al Senato hanno raggiunto la maggioranza ma, causa la distribuzione regionale del premio, non hanno la maggioranza dei senatori, né assoluta né relativa.

Il PDL+Lega ha raggiunto la maggioranza relativa del Senato, ma non ha la maggioranza assoluta, e non la potrebbe raggiungere neanche se riuscisse ad allearsi con Monti.

Questo perché la maggioranza degli italiani ha votato contro Berlusconi e contro Monti e quindi, malgrado le storture elettorali, ha eletto un numero di senatori ben superiore a quelli su cui possono contare Berlusconi e Monti.

Dal Senato è emersa un maggioranza diversa da quella attesa, ma è pur sempre una maggioranza, chiara ed indiscutibile che, semplificando, possiamo chiamare "maggioranza Bersani - Grillo". È maggioranza sia alla Camera che al Senato, quindi, trovato un accordo, la governabilità sarebbe garantita.

Molti - ma sono dei maligni - pensavano che Bersani avrebbe preferito piuttosto allearsi con Monti; certamente, l'ipotesi era sul tappeto e gli elettori lo hanno capito. 

Gli elettori si sono espressi, con il loro voto, e in maggioranza hanno detto NO alla coalizione Bersani-Monti; e si sono anche espressi in maggioranza a favore di quella Bersani-Grillo.

Tutto chiaro? Problema risolto?

Sembrerebbe di no: Letta (Enrico, quello nel PD) ha subito detto che si doveva tornare a votare. E perché mai, se le urne, cioè i cittadini, una maggioranza l'hanno espressa? Grillo ha subito dato una mano, escludendo accordi con Bersani. 

Altri hanno detto che il Presidente Napolitano potrebbe aprire un armadio ed estrarne uno zombie salvatore-della-patria, forse Amato, quello che ha dichiarato tante volte che lui, in politica, "mai più", e dargli l'incarico di formare un governo.

Ma con quale maggioranza? Gli elettori hanno dato la maggioranza a Bersani e Grillo, che c'entra lo zombie?

Ma che memoria corta, che hanno gli elettori! C'è un'altra maggioranza possibile, e pure già ben collaudata, una maggioranza che, senza citare tutti i partiti azionisti, si può chiamare: Bersani - Monti - Berlusconi.

Ma come sarebbe mai possibile? Quella maggioranza ha funzionato in una particolarissima situazione di emergenza, in cui l'Europa ci chiedeva un governo di salvezza nazionale, i tre azionisti si sono rinfacciati tutte le colpe di quel governo e ci hanno spergiurato che loro, insieme, soprattutto con il Berlusconi: mai più!

Ma era proprio vero? Non è che magari ci prendevano gusto a governare e inciuciare loro tre insieme? Si potrà mai saperlo?

Sì, oggi si può saperlo: adesso è arrivato il momento di scoprire le carte e dichiarare il proprio gioco.

La coalizione "Bene comune", cioè Bersani - Vendola, può governare alleandosi con Grillo, se nessuno si mette di traverso. Ma può anche governare alleandosi ancora, e questa volta apertamente, senza che ce lo comandi l'Europa, per sua libera scelta, con Berlusconi.

Non so dire cosa succederà, ma stavolta credo che si dovrà fare chiarezza, e si capirà chi gioca contro, e chi invece per Berlusconi.

Forse si dovranno fare grandi manovre, perché nessun inciucio , nessun accordo segreto cambi.

E se gli elettori non lo capiranno, avranno ancora vinto "loro".


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