Post Santoro

par Rosita
sabato 9 marzo 2013

Dopo la trasmissione di Santoro del 7 marzo, Morfeo non arrivava.

 

Penso alla puntata e ai giornalisti che vogliono per forza convincere il popolino che il movimento di Grillo sia uno sbaglio enorme e che abbiamo bisogno di un governo. Perché, l'ultimo governo cos'ha combinato?

In Italia la sofferenza e la miseria dilagano, le aziende chiudono, licenziano, madame Rosy Bindi dice che prima di tutto lei si è laureata e poi ha trovato lavoro. Ma i suoi tempi non sono i tempi moderni, sono molto diversi.

Ora che ci sono tanti laureati che, se non scappano via, muoiono a casa dei genitori prima di trovare lavoro. Ma cosa tocca sentire! Queste povere orecchie sono messe a dura prova.
 
Grillo rappresenta una tenue speranza in un oceano di menzogne e di arroganti che pensano per noi ma la loro vita è ben diversa. Ma non solo solo i politici il problema: i giornalisti, i media, i banchieri, tutti insomma gli uomini potenti tutti uniti contro il popolino.
 
Ed infatti quando c'è un uomo come Grillo che li provoca affermando il vero, sbattendo ai quattro venti che loro sono bugiardi e sono tutti compari si coalizzano tutti contro il movimento, perché si nuoce alla loro casta e i loro privilegi sono messi in discussione.

Io non credo nelle persone, ma quando sento o leggo gente che percepisco sincera mi commuovo ancora. E commuoversi in questo mondo è davvero difficile.

 
Conduciamo, noi esseri moderni, una vita sostanzialmente di solitudine. E quando finalmente vediamo la luce - e non come Napolitano che si definisce lui stesso luce nella nebbia - a questa luce ci si aggrappa. Una fioca lucina si è accesa, occorre dare il sostegno che possiamo.

Come dice Grillo, occorre donare un po' di te stesso in questo mondo capitalista, dove il profitto è il solo Dio che conta, dove l'egoismo è sublimato. Ma come accompagnar dei fatti alla teoria?
 
Non so bene ancora, ma credo che continuare a non perdere di vista il M5S sia già qualcosa e poi, magari, diventare attivista vero.

Poiché, in questo mondo che ci vuole tutti uguali, dove vige il motto "vivi, consuma, crepa e non chiederti nulla", credere in qualcosa è già ritenersi fortunato. Significa che l'occhio avrà una luce diversa, significa che puoi osservare le persone in modo diverso, porti in maniera diversa. Insomma, tante speranze.

Vedremo cosa accadrà, ed intanto i miei stati di agitazione non mi permettono di dormire.

 


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