Portavoce (dei vaccini)

par Doriana Goracci
venerdì 26 febbraio 2021

Stamattina ho telefonato a Prima Pagina Radio3 e ho potuto dire la mia sui vaccini (grazie), ripetendo in parte quanto spesso ho scritto soprattutto negli ultimi tempi su FB, perché sono molto preoccupata ed esasperata e perchè ho 70 anni e una patologia per asma e BPCO. Il mio intervento è stato considerato con affetto e interesse al punto che è stata la telefonata stessa, l'avvio del programma nella mattinata a "Tutta la città ne parla", sempre su Radio3.

 
L'ho saputo dopo da amici e da mio figlio che mi aveva ascoltata dalla Francia, non lo sapevo, ero uscita subito dopo la risposta del giornalista, anche con una certa stizza. Ero andata a camminare per le strade del mio paese, a prendere aria, le violette e un ramo di rosmarino, Repubblica perché oggi ha l'inserto del Venerdì, passare dalla banca e in farmacia a ritirare le solite pasticche che devo assumere...una gabbata come altre migliaia di persone qui nel viterbese nella fascia critico-fragile o sopra i 70, che ha visto sfumare nel giro di alcuni giorni il vaccino che avremmo dovuto fare a Capranica a Villa Paola o all'ospedale della vicina Ronciglione, più di un mese fa e se ne parla ora a maggio, figurarsi.

Mi avrebbe interessato poco quello che avesse risposto a me e a chi ascoltava il dott Mario Ricciardi, dottore in filosofia del Diritto (peraltro come io lo sono in lettere) la differenza è che lui è il Direttore responsabile della rivista "il Mulino" e non so di quante riviste membro, che legge e commenta per una settimana la prima pagina dei giornali e risponde poi alle telefonate degli ascoltatori, con la sua esperienza, e io una pensionata bancaria, abituata per il mix lettere-banca, ad essere pragmatica e a leggere tra le righe, portavoce di me stessa. Usavo il Sole 24ore, lavorando all'epoca in Borsa per 30 anni in Banca Intesa, lo stesso giornale che ho menzionato anche nella puntata radiofonica, preciso al millesimo su quanto accade in Italia e nel mondo e i vaccini. E lui il dottor Ricciardi, mi risponde che ci sono "smagliature" io intravedo e dubito di un "intento malevolo", che non sta andando così male... ma come si permette?

"Bisogna somministrare 84.342.495 dosi per vaccinare il 70% della popolazione italiana (2 dosi per persona vaccinata). L'ultima media mobile a 7 giorni di dosi somministrate ogni giorno in Italia è di 87.077. A questo ritmo ci vorranno 2 anni, 6 mesi e 4 giorni per coprire il 70% della popolazione. L’obiettivo del governo verrebbe raggiunto il giorno 3 agosto 2023 "

Dobbiamo fare una "Marcia delle margherite", come le donne brasiliane contro Bolsonaro dal momento che ci avevano detto che l'Italia rinasceva con un fiore, magari una primula eh?

Io non ho nessuna voglia di fami prendere in giro e tantomeno morire per Covid-19, magari bucata in gola, so che significa il ricovero urgente e prendere l'ossigeno, perché hai la testa annebbiata dalla sua mancanza e sei spossata come se avessi camminato in salita da giorni... Intendiamoci, non solo ho questo acciacco e ci posso rimanere per ben altri motivi, ma magari vorrei tornare a Marsiglia dai miei figli, a vedere ad aprile il mio primo nipotino che deve nascere, a guardare il mare perché come scriveva Jean-Claude Izzo: " Di fronte al mare la felicità è un’idea semplice; è essenziale che la gente si incontri..." Già, vorrei incontrare la mia famiglia, lontana perché i figli non hanno trovato lavoro in Italia, tanto per dire, vorrei tornare a viaggiare fosse pure munita di patentino per vaccino eseguito, vorrei non avere paura di mangiare ogni tanto al ristorante o in pizzeria, di vedermi con persone amiche da decenni, vorrei chiacchierare non solo con i gatti come faccio tutti i giorni e non vorrei più sfogarmi su Facebook e telefonare demoralizzata anche se pronta a reagire.

 
Ma perché non tempestate anche voi radio televisioni e giornali anzichè scambiarci tra noi, sui social, quello che ha detto quella e quello che gli ha risposto quello, la vignetta, l'influencer, il libro portavoce...? Poi percarità, capisco che la voglia di leggerezza, di vedere cose divertenti, piacevoli, ascoltare musica... prevalga, accade anche a me, io sto parlando delle trasmissioni serie, o che vogliono esserlo almeno in parte, quelle della gente comune che ascolta la radio e vede la Rai e Mediaset,invita a partecipare... perché non siamo noi protagonisti? Noi, portavoce di noi stessi. Per una questione vitale, che a tutti interessa non morire di Covid, o uscirne con tanta sofferenza, anche economica e per giunta presi in giro su date e spedizioni vaccini che tardano,che vengono rimandate, annullate, con la contestuale richiesta di stare buoni, a casa, chiusi dentro.Ho ascoltato con molto interesse le interviste, tante, fatte a Rocco Casalino per il suo libro il Portavoce. A noi chi ci sente e soprattutto chi ci risponde con fatti certi e scadenze certe? Si, siamo presenti, io almeno ci provo, Tamata sempre, e l'Alleanza.E' una lunga rotta, piccoli gesti di rivolta per salvare la propria anima e non solo.
Doriana Goracci
 
I riferimenti:
Tutta la città ne parla 26 febbraio Radio3 (all'inizio del link)
https://www.raiplayradio.it/audio/2021/02/TUTTA-LA-CITTA-NE-PARLA---Vaccini-la-distribuzione-in-Italia-0eca6927-1b2e-4462-89be-ad629ecb1d17.html

Prima Pagina del 26 febbraio Radio3 (al minuto 53.50)
https://www.raiplayradio.it/audio/2021/02/PRIMA-PAGINA-5ff7c080-959f-4429-b4a1-456d250cb2d7.html

 

Foto di DimStock da Pixabay 

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