Pontifex e Avvenire contro vignetta di Vauro ad AnnoZero: “Offesa a papa e preti”

par UAAR - A ragion veduta
lunedì 24 gennaio 2011

Il sito ultra-cattolico Pontifex, secondo quanto riportato da Giornalettismo, ha denunciato per “offesa a capo di stato estero” il vignettista Vauro, il giornalista Michele Santoro e il presidente della Rai Paolo Garimberti, con un esposto alla questura di Bari. Il motivo, una vignetta mostrata dallo stesso Vauro come di consueto verso la fine del programma AnnoZero, in onda su RaiDue giovedì scorso. Nel fumetto, appariva Benedetto XVI che, riferendosi al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi coinvolto nel recente caso Ruby, diceva: “Ze a lui piacciono tanto minorenni può zempre farzi prete!”. Appena esposta la vignetta, il sottosegretario Daniela Santanchè aveva lasciato indignata lo studio.

Bruno Volpe, direttore di Pontifex, si è scagliato contro il “programma fazioso, istigatore di odio e da estirpare come mestastasi”. “La ignobile vignetta finale del comunista Vauro”, continua, “ha offeso i cattolici e il papa, con un assurdo, volgare, trucido riferimento al tema della pedofilia nella Chiesa”. Secondo Volpe, Benedetto XVI è il papa che ha affrontato la questione della pedofilia clericale “con piglio, autorità e chiarezza esemplari”. Per l’offesa al papa chiede “l’oscuramento di quel programma, la cacciata immediata di Vauro” e invita a non pagare più il canone “ad una tv che ormai è più faziosa di Putin”.

Con un commento su Avvenire, quotidiano dei vescovi, anche don Maurizio Patriciello ha criticato la satira di Vauro. “Finalmente, stavolta qualcuno s’è indignato”, afferma, sperando che “in Italia ci sia più di qualcuno che comincia a farsi avanti e, senza ridere, dice chiaro e tondo che non si può continuare a infangare impunemente quegli onesti cittadini dell’Italia e del mondo che sono i preti”. Quelle vignette “dovrebbero far ridere tutti e invece, spesso, mortificano e uccidono nell’animo tanti innocenti”. La satira, continua il prete, è “il nuovo idolo davanti al quale inchinarsi”, “il diritto dato ad alcuni di dire, offendere, infangare, calunniare gli altri senza correre rischi di alcun genere”. Il parroco se la prende con quelli che, nello studio di AnnoZero, “ridono di un dramma atroce e di innocenti violentati”, “di me e dei miei confratelli sparsi per il mondo impegnati a portare la croce con chi da solo non ce la fa”.

Valentino Salvatore


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