Poesie d’amore - Kostandìnos Kavafis

par Patrizia Dall’Occa
mercoledì 4 febbraio 2009

Avrà appena ventidue anni.
Eppure quasi altrettanti anni fa
sono sicuro d’aver goduto quel corpo.

E non è vaneggiamento erotico.
Solo da poco sono entrato nel caffè,
neanche il tempo di bere molto.
Quel corpo l’ho goduto.

Anche se non ricordo dove - una dimenticanza da poco.

Ma adesso, ecco, che si è seduto al tavolo accanto
riconosco ogni gesto - e sotto i vestiti
ricordo nudo il corpo amato.

Kavafis, definito da Eugenio Montale "un vero alessandrino nello spirito e nella carne", è poeta, delineatore e pittore di corpi e anime, eventi suggeriti, incontri di carne, unioni di spiriti.

La poesia di Kavafis è eleganza, delicatezza, fregio concreto, descrizione senza freni di scambi, di corpi, di pura immagine mentale.

Non si può prescindere dalla sua conoscenza, quando si vuole suggerire una lirica amorosa che si allontani dalle assonanze e dalle ovvietà burlesche.

La passione è padrona della penna, il corpo si lascia catturare, scoprire o ricoprire, o solamente immaginare sotto vesti succinte.



Oggi mi andava di condividere queste sensazioni, fuori da giorni imposti, da raccomandate notizie catastrofiche, fuori da ogni sogno dimenticato, da ogni amore sperato. Kavafis come difficilmente ci è noto.

Poche parole, le sue. Pochi commenti, quelli di una mente che ancora crede nella potenza della libertà, della scrittura, del confronto, dell’amore.

Kavafis - Poesie d’amore - Passigli Poesia (Passigli ed.) - pgg 153 - € 9,90


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