Piccole, personali confidenze ferragostane

par roccob
mercoledì 19 agosto 2009

Non suoni strano, ma sabato 15 ho avvertito il bisogno di ritagliarmi uno spazio per assistere alla Messa. Ciò, in quanto, come è noto, quel giorno, oltre a segnare la ricorrenza – certamente assai più risonante – del Ferragosto, coincide anche con la festa cristiana dell’Assunzione in cielo della Madonna.
 
Un particolare, intenso e fonte di riflessione, che ha accompagnato la mia sosta su una tradizionale panca di legno della chiesetta, è stata la presenza, fra i non numerosi fedeli, di alcune donne d’età avanzata, tutte rigorosamente vestite di nero, dalle calze sino al fazzolettone sul capo.
 
Siffatto abbigliamento risale a tempi lontani, tuttavia permane ed è sentito ed usato ancora: vuoi in segno di lutto e di rispetto per i famigliari passati a miglior vita, sia, più semplicemente, come una sorta di divisa femminile, contraddistintiva del consistente covone di primavere sulle spalle.

 
Durante la cerimonia, il termometro era intorno ai trenta e, a moderare l’afa, c’erano appena un paio di piccoli ventilatori, eppure le signore in scuro sembravano assolutamente a loro agio.
 
Terminata la Messa, ho impreziosito il riservato strappo al calendario del giorno, visitando brevemente i miei genitori nella dimora che li accoglie all’ombra dei cipressi.
 


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