Perché le accuse a Strauss-Kahn cadono proprio oggi?

par Giacomo Lagona
venerdì 1 luglio 2011

Oggi il New York Times ha pubblicato la notizia secondo la quale gli investigatori statunitensi starebbero per archiviare l’accusa di violenza sessuale ai danni della cameriera dell’albergo in cui il presidente del Fondo Monetario Internazionale Dominique Strauss-Kahn soggiornava.

Dominique Strauss-Kahn è stato arrestato il 14 maggio scorso poco prima di imbarcarsi su un aereo che lo avrebbe riportato a casa.

Il 28 settembre 2007 Strauss-Kahn fu designato a capo dell’FMI, entrando così nell’esclusivo club dei francesi che dirigono istituzioni economiche internazionali. Gli altri sono Jean-Claude Trichet (ex governatore della BCE), Pascal Lamy (direttore generale dell’Organizzazione Mondiale del Commercio, OMC) e Jean Lemierre (presidente della BERS, Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo).

Per chi si fosse sintonizzato solo adesso, ecco un breve resoconto sulla vicenda che ha visto DSK accusato di violenza a New York.

Il 14 maggio 2011 Dominique Strauss-Kahn è stato arrestato all’aeroporto JFK di New York con l’accusa di tentata violenza sessuale ai danni della cameriera di un hotel di Times Square. La notizia ha destato molto scalpore in Francia in quanto DSK era ritenuto come uno dei possibili candidati “di prestigio” del Partito Socialista alle presidenziali del 2012 da contrapporre all’attuale presidente francese Nicolas Sarkozy. L’ex Ministro francese qualche giorno dopo rassegnò le dimissioni da direttore del Fondo Monetario Internazionale.
L’arresto è avvenuto all'interno dell'aeroporto JFK. Strauss-Kahn era seduto in sala d'imbarco quando gli agenti del Midtown South Precint del Dipartimento di Polizia di New York gli hanno chiesto di seguirlo. Le accuse formulate a DSK sono «in merito ad un brutale assalto sessuale avvenuto nel pomeriggio nell’hotel Sofitel di Times Square sulla 44° Strada», come spiega al New York Times il portavoce della polizia newyorchese.

Secondo le indiscrezioni di alcuni funzionari della Polizia, la donna, il giorno del faccia a faccia con Strauss-Kahn, ha avuto una conversazione telefonica con un altro uomo in carcere, in cui ha discusso i possibili benefici nel perseguire le accuse contro il politico francese. La conversazione, però, è stata registrata. Gli inquirenti hanno inoltre trovato dei cospicui versamenti in contanti depositati negli ultimi due anni, per un totale di circa 100mila dollari, in un conto corrente bancario intestato alla donna. DSK è stato accusato di violenza sessuale, ma secondo i suoi avvocati – e dagli ultimi riscontri degli investigatori - non ci sono prove di forza e quindi qualsiasi atto sessuale è ritenuto come “consensuale“. Se è consensuale cade l’accusa di aggressione e violenza.

Strauss-Kahn non è però nuovo a fatti del genere. Il 18 ottobre 2008 il Wall Street Journal rivelò che un’inchiesta interna era stata aperta per accertare se DSK avesse dato prova di favoritismi all’interno dell’organizzazione a favore della sua amante Piroska Nagy, da lungo tempo responsabile del dipartimento FMI che si occupa dei problemi finanziari dell’Africa. Quest’ultima lo accusò di abuso della sua posizione.

Dominique Strauss-Kahn presentò pubblicamente le sue scuse alla moglie e al personale del Fondo monetario internazionale per aver commesso un erreur de jugement (errore di valutazione) nell’aver avuto una relazione con una sua subordinata ed il 25 ottobre dello stesso anno fu discolpato dalla commissione d’inchiesta del Fondo, però il decano del Consiglio di Amministrazione del Fondo sottolineò che egli aveva commesso atti «regrettables et reflétant une grave erreur de jugement (incresciosi e rivelatori di un grave errore di valutazione)» Il 6 maggio 2011, a seguito dell’affaire Piroska Nagy, la molestia a fini sessuali è divenuta motivo di licenziamento nel Fondo Monetario Internazionale.

Ma chi potrebbe trarne beneficio dall’arresto di Strauss-Kahn? Innanzitutto l’attuale presidenza francese.

Due i motivi principali che portano a questa considerazione. Il primo è di politica interna: come dicevamo DSK era uno dei possibili candidati del PS alle presidenziali del prossimo anno (anche se lo stesso DSK aveva affermato che se fosse stato eletto al FMI avrebbe tenuto il posto fino alla fine, novembre 2012, data successiva alle elezioni francesi), l’accusa e il conseguente arresto per stupro lo mette automaticamente all’angolo.

Secondo aspetto: a Sarkozy il potere detenuto al Fondo mondiale da Strauss-Kahn iniziava a dar fastidio. Dal 18 maggio, data in cui Strauss-Kahn ha dato le dimissioni, il suo posto è stato preso dall’americano John Lipsky fino all’elezione di un nuovo direttore operativo.

Ma se venisse scagionato da ogni reato DSK potrebbe riprendersi i posti lasciati vacanti? Non proprio!

E arriviamo ad un terzo aspetto molto più intrigante. La caduta delle accuse sono arrivate stranamente in ritardo: a capo del Fondo Monetario Internazionale il 28 giugno è stata eletta Christine Lagarde, esponente dell’UMP (Union pour un mouvement populaire) e attuale Ministro dell’Economia nel governo Sarkozy. Un esponente amico al posto di un nemico.

Resta però la possibilità di candidarsi alle presidenziali iscrivendosi alle primarie socialiste. Anche se ha pochissimo tempo per iscriversi, nel caso lo facesse SDK dovrà vedersela il il 9 e il 16 ottobre con la segretaria del Partito Socialista Martine Aubry e con il deputato Francois Hollande. Ma deve far presto perché il 13 luglio è la data limite per presentare le candidature.

Ce la farà? E soprattutto, qualcun altro metterà i bastoni tra le ruote alla sua candidatura?


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