Perché l’Italia "è un paese di merda", e come fare per riscattarla

par RobertaLemma
sabato 3 settembre 2011

Berlusconi ha ragione, l'Italia "è un paese di merda". Non solo perché ha come premier Berlusconi, ma perchè ha come opposizione una finta sinistra italiana a cominciare dal Partito Democratico.

L'Italia è un paese di "merda" perché, quando credemmo di essere sul punto di rovesciare lo Stato, di liberarlo dalle metastasi di cui era pieno, di sbugiardare i criminali e di assicurarli alla giustizia, di fare finalmente luce sui misteri legati agli omicidi politici e sulle alleanze con i mammasantissima, andò tutto, nuovamente, a farsi benedire.

Era il tempo di Mani Pulite. Tangentopoli riuscì a dare riparo alla verità, a dargli protezione, a rendere tutto un teatrino. Cadde qualche testa, la testa dei piccoli pesciolini di borgata.

L'italia è un paese di "merda" poiché, da dopo Falcone e Borsellino, ha conosciuto un solo partito e una sola politica: quella di destra, quella berlusconiana, l'imprenditoria che spiana tutto con la delicatezza di un carro armato in un capo di grano.

L'avvento non è stato né graduale né indolore, tutt'altro: troppe le bombe che hanno indirizzato il paese in un unico recinto, come il buon pastore fa con le sue pecore. "Tutti di qua", gridavano le pallottole, "tutti di qua e non si farà male nessuno". A farci male, invece, siamo stati in milioni, soprattutto grazie alla resa della sinistra. La madre che ci ha tradito, la madre che ci ha venduto all'uomo nero, la madre, che nessuno vorrebbe avere mai accanto.

L'Italia è un paese di "merda" perché, quella che si fa chiamare opposizione, assieme ai suoi giornali, invece di denunciare i fatti importanti, si allinea e riempie intere prime pagine con Tarantini che tiene sotto scacco il premier e un giro di escort, come un bravo pappone. Tutto qua. Da quando i papponi riempiono le prime pagine di tv e stampa? Ad aprire le pagine dell'Unità, oggi, c'è da provare il desiderio di recarsi da un medium ed invocare Berlinguer pur di sentire parole di opposizione vera e non presunta.

Articoli che non dicono niente, perché, l'organo di stampa del Partito Democratico, è diventato una rivista scandalistica, di quelle che si leggono dai parrucchieri, di quelle che, una volta che lo chiudi, non ti lascia niente, ma proprio niente. Il PD che dice? La solita solfa sul Paese nel caos e sulla mancata dignità del premier. Cosa ci aspettavamo dal PD e dall'Unità? Che dicessero le cose come stanno, con quella coerenza intellettuale che noi tutti cittadini meritiamo e cioè, che qui il ricatto è solo una conseguenza del sistema messo in scena da altri prima del premier: che quella combriccola emersa con la P2, in realtà, non ha mai smesso di portare avanti le sue trame. Nemmeno oggi. Pubblicare nomi, cognomi e fatti. Perché, nelle procure, di fatti ce ne sono a montagne, insabbiate, ma a montagne.

L'Italia è un paese di "merda" perché il governo ha varato l'obbligo, da parte dei contribuenti, di indicare la banca con la quale si intrattiene un rapporto nella dichiarazione dei redditi. E la privacy? Ma Rossi Mario che ha giusto lo stipendio per pagare il mutuo di casa, cosa potrà mai nascondere sul conto corrente? Una eredità, e saranno fatti suoi? Cosa ha detto il PD? Ha taciuto e coperto. Il PD, non fa altro che dire per bocca di Bersani, frasi fatte, noiose e inutili. Fa di peggio, sceglie di non raccogliere le firme per cambiare la legge elettorale e forse, sceglie, di querelare De Magistris, reo, di aver, giustamente dichiarato sulle pagine di Repubblica, che, Bersani non poteva non sapere, riferito al caso Penati.

L'Italia è un paese di "merda" perché, laddove si stanno svendendo le ultime proprietà dello Stato, comprese aziende e fabbriche, per scambiarsi qualche favore politico o aprire in paesi a basso regime fiscale, il PD, non propone una legge per fermare questo drenaggio che ha tutto il sapore di una fuga di capitali, una fuga dall'Agenzie delle Entrare la quale, invece, inveisce contro la classe operaia che a fatica arriva a fine mese.

L'Italia è un paese di "merda" perché ospita un partito all'opposizione, il primo partito dell'opposizione, che risica un debole lamento davanti al fatto che tra un operaio e un dirigente passano qualcosa come 358 euro al giorno.

L'Italia è un paese di "merda" in quanto non ha saputo difendere e salvaguardare quella politica passionale urlata nelle piazze e sempre dalla parte del cittadino, anzi, si è lasciata guidare, silente, nel recinto tra le escort e i loro clienti.

L'Italia infine, è un paese di "merda" perché ha trasformato i sindacati in altrettanti apparati a disposizione delle segreterie di partito. Perchè si è permessa la nascita di mille piccoli partiti e movimenti politici, come i vendoliani o i grillini, delusi dalla sinistra storica ma incapaci, per mezzi e conoscenza, di difendere la nazione, disperdendo forza e voti importantissimi. Non ci sentiamo di salvare nessuno di questa opposizione così simile alla sua antagonista, perchè, appunto, tra le due litiganti, a morire, siam solo noi, popolo illuso e tradito.

Avere un premier che si accompagna con le escort è singolare, ma avere una opposizione così allineata con chi, ogni giorno, studia un modo per distruggere le risorse di una nazione come l'Italia è la vera vergogna da cui ci dissociamo totalmente.

Per noi l'Italia resta la nazione più bella e più ricca del mondo e continueremo a difenderla e a proteggerla da queste mani sporche.

Di Carmelo Finocchiaro, Presidente Federcontribuenti


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