Per colpa di Facebook facciamo troppi errori

par Pamela Ferrara
venerdì 15 maggio 2009

Facebook e i suoi fratellini, da Twitter a Badoo ma non solo, anche i giochi su computer e il Web in generale… tutto ciò che è online contribuisce a modificare il modo in cui il nostro cervello lavora, finendo per fargli subire una regressione che viene etichettata come vero e proprio processo all’insegna dell’infantilismo.

A lanciare l’allarme è Susan Greenfield del Royal Institution, sulle pagine del Daily Mail: incollati a Facebook, Flickr o altri siti che possono sfociare nella dipendenza, “diventa difficile capire quando si sbaglia. Se un bimbo che cade da un albero comprende l’errore e impara rapidamente a non commetterlo più in futuro, chi sbaglia al pc continua imperterrito, collezionando sviste”.

La neuropsicologa però dimentica un dettaglio importante, e cioè che in linea di massima queste persone non si dovrebbero chiamare “Internet dipendenti”.

Si dovrebbero chiamare “sceme”.


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