Per Il Foglio in Siria si tirano "mazzate durissime ma discrete"...

par Luca Rinaldi
giovedì 12 maggio 2011

Quando sparare a uomini disarmati è "tirare mazzate durissime ma discrete"

Ieri mattina Il Foglio di Giuliano Ferrara ha cercato di spiegarci perché il 'grande occidente' non bombarda la Siria del dittatore Al Assad. "Perché Damasco no - Nessuno può e vuole bombardare i fratelli Assad, anche se non si comportano meglio di Gheddafi", questo il titolo di uno dei pezzi in prima rigorosamente non firmato.

Insomma, troppo facile, porsi la domanda "se in Libia intervenire, perché non farlo in Siria". Ma questa non vuole essere la sede per rispondere al quesito. Piuttosto leggendo il pezzo, che tuttavia prendendolo laicamente potrebbe risultare anche una buona lettura per capirci qualcosa, salta all'occhio un capoverso che dice: "Il regime di Damasco gioca una partita meno nevrotica e dimostra più sangue freddo di quanto abbia fatto Gheddafi" - poi prosegue - Il furore istrionico del colonnello ha avuto un ruolo importante nel provocare l'intervento occidentale. Il metodo siriano è differente". E fin qui siamo tutti d'accordo, perché gli Assad proprio non ce li vediamo pronti ad aizzare i pochi fedeli rimasti contro le forze occidentali.



Quello che mi ha personalmente lasciato realmente interdetto è quello che segue: "E' fatto [il metodo siriano, ndr] di riforme formali annunciate a gran voce - come l'abolizione della Legge d'emergenza (che per altro è l'unica riforma realmente portata a termine in questi giorni per placare la rivolta. Lo stato di emergenza durava da 48 anni, ndr) - e di mazzate durissime ma discrete contro i manifestanti".

Beh, se queste vi sembrano mazzate "durissime ma discrete" e la dimostrazione del "sangue freddo"con la gente siriana. Tra l'altro per evitare di scrivere una vera e propria 'minchiata' sarebbe perfino bastato leggere i lenci delle agenzie e cercare i video caricati su internet. Quei video non sono versioni, ma trasudano verità.


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