Per Boscoreale, potrebbero e forse dovrebbero

par Marvin
giovedì 9 dicembre 2010

I media locali e nazionali, accorsi in massa nei giorni della guerriglia a Boscoreale, per dare, in pasto alle folle televisive, notizie eclatanti e sconvolgenti, senza essere di alcun aiuto per i cittadini massacrati dai miasmi e dai veleni della discarica, se volessero veramente aiutare la popolazione sofferente:

Potrebbero e forse dovrebbero soffermarsi di più sulla composizione dei cumuli di rifiuti che invadono ormai da decenni le strade e il territorio della provincia di Napoli ed altre aree della Campania;

Potrebbero e forse dovrebbero inquadrare più da vicino quelle immense distese di schifezze e indicare tutti gli scarti destinati alle campane della raccolta differenziata che a volte sono situate solo a pochi metri dai cumuli e che spesso, purtroppo, non vengono utilizzate correttamente dai cittadini indisciplinati;

Potrebbero e forse dovrebbero spiegare a quei cittadini che si lamentano dei miasmi e del degrado causato dal deposito selvaggio dei loro scarti domestici sui marciapiedi e nelle strade, che è finito il tempo della strafottenza e del sistematico avvelenamento delle terre del vicino;

Potrebbero e forse dovrebbero spiegare ai cittadini residenti di quei luoghi degradati dalla presenza nell'ambiente di tanta monnezza indifferenziata che fare una corretta ed ecocompatibile raccolta dei rifiuti non è più rinviabile;

Potrebbero e forse dovrebbero spiegare ai cittadini che se le loro amministrazioni non sono in grado di fare nulla di efficace per la corretta gestione dello smaltimento dei rifiuti, essi hanno forse il diritto e il dovere di ribellarsi e mandare a casa, a calci nel sedere, i loro politicanti inetti e/o corrotti, in caso contrario non hanno nessun diritto di lamentarsi;

Potrebbero e forse dovrebbero suggerire ai politicanti locali e nazionali, che se invece sono proprio i cittadini che si rifiutano di fare la raccolta differenziata, si potrebbe forse anche pensare di impiegare l'esercito, non per perseguire i "facinorosi del vesuviano" che si ribellano solo perché non vogliono morire avvelenati in silenzio per mano dello Stato, ma piuttosto per educare quei cittadini indisciplinati e non rispettosi dell'ambiente, anche con modi decisi e convincenti, e costringerli a differenziare tutto il differenziabile.

Per quanto riguarda, invece, la città di Boscoreale:

Potrebbero e forse dovrebbero indagare sul perché dopo anni di commissariamento e di amministrazione ordinaria, non esiste ancora un’isola ecologica;

Potrebbero e forse dovrebbero parlare delle condizioni del manto stradale della famosa rotonda della resistenza e di via Panoramica che anche dopo una breve ma intensa pioggia, diventano quasi impraticabili a causa dei detriti sicuramente intrisi di percolato che provengono dalla via che porta alle discariche di Stato e che invadendo la carreggiata creano dossi e cunette micidiali per gli ammortizzatori dei mezzi di trasporto su ruote;

Potrebbero e forse dovrebbero indagare sul perché nei pressi della Piazza della Pace Eterna, dove si trova la Casa Comunale e dove tutti i media del mondo si sono accalcati per trasmettere le immagini nei giorni caldi della protesta, non c’è un’area dove parcheggiare;

Potrebbero e forse dovrebbero chiedere alla vecchia amministrazione, ai Commissari prefettizi e ai politici dell’opposizione dell’epoca, perché è stata abolita l’unica area di parcheggio con il progetto di riqualificazione Pit Vesevo, che ha forse abbellito l’estetica del paese ma che ha sicuramente inflitto un colpo mortale alla vita civile, sociale, economica, religiosa e culturale, del Centro Storico di Boscoreale.

Potrebbero e sicuramente dovrebbero ritornare a fare i giornalisti-giornalisti e non essere più degli impiegati-giornalisti.


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