Pelli e pellicce di gatto e cane: occhio all’etichetta

par Vanessa
mercoledì 20 ottobre 2010

In Italia la legge vieta l'importazione e la commercializzazione di pelli e pellicce di cani e gatti (legge 189/04) ma purtroppo, così non è per Thailandia, Cina, Corea e Filippine, che ogni anno vendono due milioni di pelli di cani e gatti randagi che vengono trasformati in peluche, inserti per cappotti, guanti, ecc.

L'etichettatura dei capi, però, non è sempre riportata regolarmente, infatti, a volte, si trova scritto sull'etichetta "vera pelliccia" e questo impedisce agli utenti finali di riconoscere la provenienza di ciò che acquistano.

Un altro fattore da non trascurare è quello degli pseudonimi utilizzati per cani e gatti, che possono trarre in inganno i consumatori.

Qui di seguito troverete una tabella con i principali pseudonimi utilizzati, anche se ritengo doveroso aggiungere che, nel dubbio, meglio astenersi dall'effettuare questo genere di acquisti.

CANE                                    GATTO

Gae wolf                                  Housecat

Sobaki                                    Wild cat

Gou-pee                                  Goyangi

Gubi                                      Genette

Lamb skin                                 Katzenfelle

Corsac fox

Special skin

Dogues de Chine

 

(link info: http://www.infolav.org/)

 


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