Peccioli: quando il fotovoltaico conviene

par michelecarannante
mercoledì 19 agosto 2009

Peccioli, un piccolo comune di circa 5000 abitanti, nella valle dell’Alta Vadera vicino a Montecchio.

Il paese è ricordato in una pergamena nella quale si fa riferimento alla località Petiole posta sull’Era, pervenuta alla badia di Poggibonsi per donazione di un certo Marchese Alberto figlio del Marchese Obizzo; nonostante un luogo denominato Pecciole desse il titolo ad una chiesa nel secolo VIII, come riportato da una pergamena del maggio 793 scritta presso la chiesa di San Quirico in Picciole.

La storia di Peccioli si conosce a partire dalla prima della metà del sec. XII. Un’importante iniziativa è stata realizzata dall’Amministrazione Comunale e dalla Società Belvedere Spa. Il titolo è suggestivo "L’energia in un ettaro di cielo". 


Si tratta infatti della realizzazione di uno dei più grandi parchi fotovoltaici esistenti in Italia. Un esempio riuscitissimo di come si può facilmente passare alle energie rinnovabili anche se prevarica la tesi del nucleare e subito.

La cosa interessante non è soltanto, e qui potrei citare numeri e numeretti sul risparmio energetico, ma sopratutto il fatto che l’azionarato di questo parco è stato sottoscritto da 300 cittadini virtuosi. Che hanno cioè sottoscritto le azioni messe in vendita dalla partnerships tra Amministrazione Comunale e Spa Belvedere.

Questi cittadini, oltre al vantaggio di non pagare piu’ la "fatidica bolletta" oggi, grazie alla greeneconomy, producono energia che viene immessa in rete e venduta e loro ricevono un rendimento netto del 5%. In questo momento di crisi globale questa mi sembra una buona notizia. Meritevole di essere presa ad esempio.



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