Pdl e Pd perdono dieci milioni di voti
par Gaetano Rizza
sabato 2 marzo 2013
Sempliciotti, fascisti (o comunisti, dipende), mitomani e via di questo passo… perciò gente da poco. Ma che strano! Ma quando abbiamo votato Pd e Pdl però eravamo il meglio dell’elettorato, vero? O no!
Già nel post di un paio di giorni fa parlavamo di quale meccanismo mentale strano possa far sì che un partito possa sentirsi vincente ed esultare per aver perso circa sei milioni e mezzo di elettori da una partita elettorale all’altra.
Infatti questo è quello che è capitato al Pdl Di Berlusconi e, anche se in misura inferiore, al Pd meno elle di Bersani. Totale perdita voti dei due partiti: dieci milioni.
La stessa quantita, quasi, dei voti presi dal M5S… e gli analisti esperti si chiedono per ore ed ore nelle serate televisive italiane “Chissà come sono fatti gli elettori del M5S?”, e li riprendono con la telecamera incuriositi come fossero degli animali strani che incontrano per la prima volta e si rispondono che sicuramente è gente che non s’intende di politica: sempliciotti, fascisti (o comunisti, dipende), mitomani e via di questo passo… perciò gente da poco. Ma che stranooo! Ma quando abbiamo votato Pd e Pdl però eravamo il meglio dell’elettorato, vero? O no!
Ma a parte l’ilarità che mi ispirano queste semplici osservazioni da cittadino comune – che peraltro saranno senz’altro errate se confrontate con quelle dei tuttologi televisivi buoni per ogni stagione – rimane la sconsolazione di vedere come facciano di tutto per nascondere quella che in realtà è stata per loro una cocente e sonora sconfitta.
Rimane anche l’amarezza di vedere come molti ex rivoluzionari di quelli: “Mo ti spezzo in due!” dei social siano rientrati convintamente nei ranghi chi di Berlusconi, chi di Bersani, dopo che questi, di comune accordo ci hanno sottoposto alla cura Monti/Fornero.