Pari opportunità nei prestiti in banca? Vincono ancora gli uomini

par Terenzio Davino
venerdì 6 giugno 2014

Osservatorio SuperMoney: a parità di condizioni, 7 richieste di prestiti su 10 arrivano da uomini, alle donne non resta che accontentarsi di importi più bassi.

L’età media è uguale e omogenea è la distribuzione geografica, tuttavia per le richieste di prestiti vincono ancora gli uomini: le “quote rosa” non arrivano nemmeno al 32%. Liquidità, ristrutturazione casa e acquisto di auto sono le richieste di entrambi i sessi di fronte alla banca per un prestito.

L’ultimo studio dell’Osservatorio SuperMoney ha scoperto che le quote rosa non si applicano neanche in banca. Su tutte le richieste di prestito pervenute al portale dall’inizio dell’anno, infatti, ben 7 su 10 provengono ancora da uomini. Le donne accedono meno facilmente ai finanziamenti – anche a causa dei redditi più bassi, come certificato da Bankitalia – e possono contare sulla concessione di importi minori (15 mila euro in media contro i 17 mila per gli uomini).

Questi i dati al centro dell’ultima ricerca dell’Osservatorio SuperMoney, sito di comparazione online di prestiti, che ha analizzato tutte le richieste di finanziamento pervenute al portale da gennaio 2014 a oggi. I numeri parlano chiaro: su 10 italiani che chiedono un prestito solo 3 sono donne. Gli uomini sono il 68% del totale e richiedono importi più alti dell’11%, ovvero 17 mila euro contro i 15 mila delle donne.

Come recentemente dimostrato anche da Bankitalia, infatti, le retribuzioni delle lavoratrici sono più basse di quelle dei loro colleghi a parità di qualifica: circa 1.400 euro contro 1.800 al mese. Non vi è nessuna differenza per l’età media, che si assesta sui 50 anni sia per gli uomini che per le donne. Non incide nemmeno la provenienza geografica: tra Nord, Sud e Centro Italia i dati non mostrano variazioni significative, se non per i picchi registrati in Basilicata, dove gli uomini chiedono gli importi più alti (27.268 euro) e in Valle d’Aosta, dove le donne si accontentano di quelli più bassi (8.800 euro).

Uomini e donne cercano finanziamenti anche per le stesse finalità, ovvero per disporre di una maggiore liquidità, per ristrutturare casa (con la complicità degli eco-bonus) e per l’acquisto dell’auto. A penalizzare le donne rispetto agli uomini potrebbero essere quei 400 euro in meno in busta paga e il fatto di possedere pochi beni durevoli.

“C’è ancora molto da fare nel nostro Paese per raggiungere la piena parità fra uomini e donne – commenta Andrea Manfredi, Amministratore Delegato di SuperMoney – Tuttavia, la maggiore difficoltà nell’accesso al credito non è un peccato originale del sistema bancario, semmai la spiacevole conseguenza del diverso regime di retribuzione dei lavoratori e delle lavoratrici”.

“È importante, comunque, che gli istituti di credito svolgano il loro ruolo nell’accompagnare le donne nel loro sviluppo professionale. Penso non solo al credito al consumo, ma a tutti i finanziamenti dedicati all’apertura di un’azienda e alle iniziative per il micro-credito – conclude Manfredi – Anche da queste passerà necessariamente il rilancio della nostra economia”.

Campione considerato: circa 120 mila richieste di prestiti pervenute al portale SuperMoney da gennaio 2014 a oggi. Non si tratta di un campione rappresentativo della popolazione italiana. I dati Bankitalia si riferiscono all’Indagine delle famiglie italiane pubblicata a gennaio 2014.

 

Foto: Pixabay


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