Papa Francesco: negato al giornalista di Repubblica il viaggio Cuba-USA. Don Camillo (o Peppone?)
par francesco latteri
venerdì 24 luglio 2015
Si rimane esterrefatti a sentirlo e per una serie di ragioni:
1) il fatto ha contribuito ad una maggiore diffusione della stessa Enciclica tra i lettori laici;
2) il dialogo con i laici ed i non credenti è stata una delle "insegne" della politica vaticana già dai tempi di Giovanni Paolo II;
3) Proprio Repubblica e segnatamente il suo fondatore Eugenio Scalfari hanno contribuito e segnato profondamente questo dialogo come testimoniato anche da molteplici pubblicazioni edite anzitutto da Repubblica (e con calorosa approvazione "Papale") ma anche da editrici cattoliche;
4) è vero che l'apice è raggiunto con il pontificato e gli scritti di Papa Ratzinger, ma era proseguito anche con Papa Bergoglio: "Papa Francesco Eugenio Scalfari DIALOGO tra credenti e non credenti", un autentico bestseller scritto a quattro mani;
5) è proprio su questa linea che la diplomazia vaticana ha potuto proporsi come uno dei maggiori artefici del disgelo tra Cuba ed USA.
E' comunque il segno che Repubblica, come tutti noi dialoganti (o, a questo punto, presunti dialoganti?) dobbiamo disilluderci e ricrederci: l'inquadramento più giusto (e l'analisi più dettagliata) di Bergoglio l'ha fatta il tedesco Der Spiegel poco dopo la sua salita al soglio pontificio in un numero monografico dal titolo emblematico: "Ein moderner Reaktioner".