Pacifisti e PD: "chi sono gli scissionisti"?

par Eduardo Parente - No censura, cose che molti fanno finta di non sapere
sabato 9 aprile 2011

 

Le piazze si riempiono, le bandiere pacifiste, viste dall'alto dei terrazzi dei palazzi soprastanti, sembrano assimilarsi in un unico corpo multicolore che grida al cielo: "MALEDETTA LA GUERRA E W LA PACE". 

Ma le cose cambiano. In passato il desiderio di pace accomunava chiunque fosse contro la guerra nel vero senso della parola; oggi sembra esserci un problema ideologico serio con cui qualcuno dovra' fare i conti molto presto.
 
Il maggior partito dell'opposizione, per chi avesse qualche dubbio è il PD, sembra essersi dissociato da certe iniziative pacifiste poiché troppo impegnato a cavalcare l'onda autodistruttiva, per loro e per noi elettori, dell'antiberlusconismo smodato, pensando erroneamente di riuscire a ricavarci qualcosa in termini di profitto elettorale. Ma i saggi sanno che la retorica uccide una nazione ed annienta un popolo già allo stremo delle forze, soprattutto quando uno status quo - antiberlusconismo professionista - non sia suffragato da proposte serie per il paese. Certo è che i guai del premier - se è colpevole deve pagare per tutto quello che ha fatto di ignobile e per tutto quello che non ha fatto per il paese. Questo tengo a precisarlo, poiché un articolo del genere potrebbe indurre qualche idealista di passaggio a fare pensieri impropri su questo blog - dicevo... i guai del cavaliere si sono trasformati in una leva commerciale multi canale che vede sorridere alacremente editori, scrittori, intellettuali, direttori di talk-trash e , perché no, anche admin di free-blog che al grido di: "psiconano, papy, pedofilo"... vedono moltiplicare gli utenti all'interno delle loro piattaforme virtuali. 
 
Insomma... Gino Strada sembra essere stato abbandonato da un partito multi-cefalo che fino a qualche anno fa era guidato dal buon Veltroni, che si autodefinì "l'Obama italiano"; il che è tutto dire. Ma come può risolvere ora Bersani questo conflitto di interessi che vede l'alter-ego a stelle e strisce del suo predecessore, quest'ultimo un tempo al comando del vecchio PD, attaccare la Libia? Al momento sembra che la soluzione sia stata chiara per tutti, o almeno per quelli che non si fanno persuadere da iniziative collettive, fuori tempo massimo e per questo poco credibili se non per salvare la faccia. Perché i pacifisti che scendono in Piazza dopo 2 settimane o poco piu' dall'inizio del conflitto, hanno dimostrato di essere orfani della politica italiana: TUTTA! Compreso il partito che per vocazione storica dovrebbe essere il primo ad essere solidale a certe iniziative. 
 
La vicenda potrebbe essere funzionale ad eventi elettorali prossimi futuri qualora dovesse cadere il Governo Berlusconi, ma paradossalmente è proprio questo atteggiamento che potrebbe essere visto in una cornice faziosa da parte di quell'elettorato moderato e solidale con eventi di piazza come questi. La parola passa al popolo, come è giusto che sia.
 
Di Eduardo Parente

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