PDL, ecco tutte le promesse non mantenute

par dAW
giovedì 21 giugno 2012

 

Siamo andati a riprendere il programma elettorale del 2008 del PdL per controllare quante di quelle promesse sono state realizzate. Il PdL ha governato, in questa legislatura, per tre anni: il governo Berlusconi ha mantenuto le promesse elettorali? La risposta è semplice: no. In questa prima parte analizziamo i capitoli su fisco (imprese e famiglie) e giustizia. Un’incredibile serie di propositi mai rispettati. Forse una piccola presa di coscienza degli incredibili errori fatti dal Governo Berlusconi servirebbe per ripartire. Il peccato originale del Pdl è tutto lì: bisognerebbe inziare a capirlo. Senza trovare scuse.

 

TASSE X IMPRESE

• detassazione di straordinari, premi e incentivi legati a incrementi di produttività; PARZIALE caduta la parte degli straordinati, detassati soli premi di produzione riconosciuti dai contratti aziendali e/o territoriali, con l’esclusione dei premi attribuiti unilateralmente dal datore di lavoro o contrattati individualmente.
• graduale e progressiva detassazione delle “tredicesime” o di una mensilità; NO
• versamento IVA dovuto solo dopo il reale incasso della fattura; SI’
• rimborsi IVA in tempo commerciale (da 60 a 90 giorni), per lasciare liquidità nelle imprese; NO
• eliminazione di adempimenti burocratici e fiscali superflui e costosi; NO
• riforma degli studi di settore, partendo dalle realtà economiche territoriali e coinvolgendo anche i Comuni; NO
• graduale e progressiva abolizione dell’IRAP, a partire dall’abolizione dell’IRAP sul costo del lavoro e sulle perdite; NO
• graduale e progressiva riduzione dell’IVA sul turismo. NO (anzi hanno creato la tassa di soggiorno)

 

TASSE X FAMIGLIE

• Totale eliminazione dell’ICI sulla prima casa, senza oneri per i Comuni; PARZIALE ottima l’abolizione dell’ici ma dopo proprio per i mancati introiti per i comuni Tremonti e Calderoli hanno creato l’Imu per la seconda casa (pronto dal 2014, Monti l’ha anticipato e reso più pesante, con i voti del Pdl)
• graduale e progressiva introduzione del “quoziente familiare” che tiene conto della composizione del nucleo familiare; NO
• abolizione delle tasse sulle successioni e sulle donazioni reintrodotte dal governo Prodi; NO


• graduale e progressiva diminuzione della pressione fiscale sotto il 40% del prodotto interno lordo in attuazione dei principi contenuti nella Legge delega per la riforma fiscale del governo Berlusconi; NO
• graduale e progressiva tassazione separata dei redditi da locazione; NO

 

GIUSTIZIA

• perfezionamento dell’azione intrapresa nella legislatura 2001/2006 dal Governo Berlusconi, con il completamento della riforma dei codici, la definitiva razionalizzazione delle leggi esistenti e l’attuazione dei principi enunciati dalle sentenze della Corte Costituzionale, non ancora trasposti in atti legislativi; PARZIALE, ma inutile nei risultati
• attuazione dei principi costituzionali del giusto processo per una maggiore tutela delle vittime e degli indagati; NO
• aumento delle risorse per la giustizia NO
• garanzia della certezza della pena, con la previsione che i condannati con sentenza definitiva scontino effettivamente la pena inflitta ed esclusione degli sconti di pena per i recidivi e per chi abbia commesso reati di particolare gravità e di allarme sociale; NO
• costruzione di nuove carceri e ristrutturazione di quelle esistenti; NO
• rafforzamento della distinzione delle funzioni nella magistratura, come avviene in tutti i paesi europei; confronto con gli operatori della giustizia per una riforma di ancor maggiore garanzia per i cittadini, che riconsideri l’organizzazione della magistratura, in attuazione dei principi costituzionali;NO
• limitazione dell’uso delle intercettazioni telefoniche e ambientali al contrasto dei reati più gravi; divieto della diffusione e della pubblicazione delle intercettazioni telefoniche ed ambientali, con pesanti sanzioni a carico di tutti coloro che concorrono alla diffusione e pubblicazione; NO
• riforma della normativa anche costituzionale in tema di responsabilità penale, civile e disciplinare dei magistrati, al fine di aumentare le garanzie per i cittadini; NO
• completamento della riforma del Codice di Procedura Civile con snellimento dei tempi di definizione ed incentivi alle procedure extra giudiziali. PARZIALE, ma inutile nei risultati

 

di Christian De Mattia (per il Fazioso)
Diego Destro (per Daw)



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