PD: avevano una banca, ora hanno una bancarotta

par dAW
venerdì 25 gennaio 2013

 

La bomba è scoppiata. La vicenda del Monte dei Paschi è già il tema centrale della campagna elettorale, e Pier Luigi Bersani non se la può cavare rispondendo che tra Pd e Mps c’è distinzione. Perché non c’è, non c’è mai stata e – allo stato attuale – mai ci sarà. Il Partito Democratico si vantava di avere una banca, ora possono vantarsi di avere una bancarotta.

Tutto il caso Mps merita spiegazioni e approfondimenti, come il caso Mussari. Il quale ora viene respinto dai vertitici del Pd, eppure quando firmava documenti contro il governo Berlusconi era osannato e applaudito. Ma funziona così.

Mps e Partito Democratico sono una cosa sola. Non si faccia finta di niente, e nessuno cerchi di archiviare il caso con estrema facilità. La politica deve dare molte spiegazioni: le domande sul piatto sono tante. Anche il premier Monti dovrebbe avere qualcosa da dire (si veda la lettera di Tremonti di ieri a Dagospia).

Da un punto di vista politico, se il PdL e Berlusconi sono in buona salute non si facciano scappare l’occasione per cavalcare la polemica (ma non solo loro, lo stesso Ingroia può rubare molti voti al Pd). E Bersani cerchi di spiegare bene la questione, senza delegare – come ha fatto ieri su La7 – a Matteo Colaninno. Che rischia solo di peggiorare le cose.


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