Ottimismo e barzellette. Siamo al delirio

par Enzo QuiRomaLibera
lunedì 9 febbraio 2009

In un paese in cui il premier celebra l’ottimismo e nega la crisi dicendo che l’Italia è solida, mentre il Fondo Monetario Internazionale fa previsioni nere sull’economia italiana dicendo che non ci sono investimenti sufficienti, siamo al delirio.

Se un governante invece di fare quelle leggi va ogni giorno in Sardegna a spese dello stato per fare una campagna elettorale che non gli compete, e si maschera creando un polverone sulle sorti di una povera ragazza, siamo al delirio.


Se lo stesso soggetto in una conferenza stampa del governo pensa di stare al bar e chiama il ministro dei trasporti giapponese Fur-Gon-Cin, oppure millanta di aver sedotto una presidentessa norvegese e dopo smentisce dicendo che è un cesso, siamo al delirio.

Se un presidente di una democrazia dice che la magistratura deve essere esclusivamente un servizio per i cittadini e non un potere dello stato, dobbiamo chiedere l’intervento dell’ONU perchè non siamo più in democrazia. Se sempre lui, contro qualsiasi dato oggettivo medico, dice che una donna di circa 40 anni in coma da metà della sua vita, possa rimanere incinta e partorire, io dico che delira e che ha già pensato a qualcuno che potrebbe occuparsi della parte pratica…

Io credo che siamo al delirio quando la maggior parte della gente ignora chi sono quelli che hanno eletto, e che alcuni pur sapendolo preferiscano che ci sia gente che faccia delle cose, pur antidemocratiche, e che abbiano un passato di sovversivi e mafiosi piuttosto che votare altrimenti. Siamo al delirio quando la gente nei negozi crede cecamente alla favola dell’ottimismo quando il prezzo di quello che compra aumenta inverosimilmente.

Qui il video della terza parte della manifestazione a piazza farnese con Beppe Grillo


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