Osvaldo Borsani. Uomo d’arte
par Maria Antonietta Ricagno
martedì 10 febbraio 2009
Nato nel 1914, aveva partecipato come ufficiale alla II Guerra Mondiale, abbandonando gli studi di lingue orientali intrapresi all’Università di Napoli.
La sua passione per il disegno - quello a china in particolare - e il desiderio di conoscere luoghi nuovi lo portano in gioventù a viaggiare molto, soprattutto nel Nord Europa, dove conosce artisti e stringe numerose amicizie. Collabora inoltre con varie riviste, tra cui La Domenica del Corriere, e quotidiani (Il Mattino, Il Giornale, Roma, La Voce di Salerno, Il Risveglio e altri), oltre che contriuire alla Guida breve d’Italia del Touring Club.
Per chi lo ha conosciuto, Osvaldo Borsani resta una figura senza tempo. Lo ricordiamo da sempre, quasi uguale e immutabile: a ogni ritorno a San Lucido, paese sulla costa tirrenica cosentina dove viveva, lui era lì, ormai un’istituzione: lo zio Osvaldo, per tutti.
I molti viaggi, all’estero e in Italia, sono sempre occasione di ispirazione per i suoi disegni: flash a china al centro di fogli completamente bianchi, dai tratti decisi e solo a prima vista semplici.
Lo zio Osvaldo era soprattutto una persona amabile, la cui intelligenza e cultura consentivano una conversazione piacevole e arricchente. Lascia una vasta produzione di disegni, alcuni dei quali generosamente regalava agli amici e utilizzava anche per creare delle originali e preziose cartoline. Ve ne regaliamo uno in visione in questa pagina, certi che sia un regalo gradito.
Amici e fan di Osvaldo Borsani hanno attivato una pagina su Facebook
(fonte foto Osvaldo Borsani: Facebook) (fonte disegni: collezione privata)