Oriolo Romano: 68% raccolta differenziata
par michelecarannante
giovedì 3 settembre 2009
Viaggiando per la Tuscia ci si imbatte nel Comune di Oriolo Romano. Un caratteristico e suggestivo centro storico e poco più di tremila abitanti, Oriolo Romano ha ottenuto sin dal 2006 la certificazione EMAS.
Come spesso accade, l’origine del nome Oriolo Romano si presta a tante interpretazioni. Qualcuno dice derivi da Oriolius un uccelletto “endemico”, qualcun altro imputa il nome ai numerosi ritrovamenti di ville romane nel territorio circostante. Qualcun altro ancora sostiene che, la disposizione urbanistica, assomigli ad un orologio: una piazza centrale ed una serie di vicoletti che sono costruiti come se fossero delle lancette.
Questo Comune ha adottato la raccolta differenziata porta a porta, conseguendo degli ottimi risultati. E pensare che Oriolo Romano si trova a pochi chilometri, circa 20, dal Comune di Ronciglione, dove da anni si battaglia per ridurre l’inquinamento del Lago di Vico, nel quale vengono riversate sostanze tossiche (diserbanti e altro) delle colture delle noccioline (le cosiddette “nocchie”) che producono un’alga tossica (l’alga rossa) ed in secondo luogo, creano dei seri problemi di potabilità dell’acqua ad uso domestico. Ma questo sarà oggetto di un ulteriore articolo e approfondimento che tratterò a breve. Voglio ricordare, in questa sede, che cos’è l’EMAS.
Il sistema EMAS, istituito dall’UE, è uno strumento di politica ambientale ed industriale a carattere volontario volto a promuovere costanti miglioramenti dell’efficienza ambientale delle attività industriali. Migliorare cioè delle prestazioni ambientali e dei rapporti con il pubblico da parte delle istituzioni, fornire le maggiori garanzie in termini di sicurezza, la razionalizzazione dei processi di produzione e dell’intero sistema di gestione.
In questo ambito il Comune di Oriolo Romano, provvede da circa un anno alla raccolta differenziata che viene svolta porta a porta. Si è arrivati addirittura al 68% di riciclato. I cittadini sono in attesa dei benefici che comunque arriveranno. Il Comune, che conferma che in Italia ci sono dei buoni esempi da adottare e non tutto è perso, sta ipotizzando anche la realizzazione di un impianto eolico. Anemometri ed altri strumenti lavorano quotidianamente fornendo dati di fattibilità sulla futura opera. Speriamo che si possa raccontare un’altra bella storia italiana.