Open source cure: storia di un uomo che non si arrende

par Francesco Arnaldi
martedì 11 settembre 2012

Avere un tumore al cervello e non arrendersi. Così per riuscire a trovare una speranza, Salvatore iaconesi, un artista ed esperto in tecnologia, ha deciso di affidarsi all'open source per permettere ad esperti di vari campi di proporgli valide soluzioni al suo male.

"Salve, ho un cancro al cervello", è così che esordisce l'esperto informatico, Salvatore Iaconesi, presentando il suo video. Racconta di come abbia chiesto la sua cartella clinica digitale e dei problemi che ha dovuto affrontare per renderla accessibile a tutti e inserirla nel Web. 

La cartella era in un formato chiuso, per leggerla ed esporla a tutti ha dovuto "craccarla", per esporre il suo caso a chi, secondo il suo parere, potrebbe salvargli la vita. Continua, sostenendo che esistono cure per il corpo, per lo spirito e per la comunicazione e che è ben accetto, quindi, ad ascoltare a 360 gradi chiunque possa migliorare le sue condizioni.

Informa che, fino ad ora, tre medici sono venuti in possesso, attraverso il sito dei suoi dati, due di questi hanno già risposto, invita a mandare le proprie idee in qualsiasi forma: "Prendete le informazioni sul mio male, se ne avete voglia, e datemi una cura: fateci un video, un'opera d'arte, una mappa, un testo, una poesia, un gioco, oppure provate a capire come risolvere il mio problema di salute."

Promette di rendere disponibili, in modalità aperta, le informazioni che riceverà, il prima possibile, riuscendo a coordinare, così, un sistema di collaborazione globale; che sia il primo esperimento di una metodologia alternativa di medicina? Speriamo, anche se il controllo delle fonti del flusso di dati generato, sarà il maggior problema da affrontare, purtroppo non è tutto ora quello che luccica.


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