Online il nuovo sito dell’UAAR

par UAAR - A ragion veduta
venerdì 24 ottobre 2014

Da ieri è online il nuovo sito dell’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti (UAAR).

Una nuova veste grafica che rende ancora più fruibili i numerosissimi contenuti proposti dall’UAAR.

Non solo un imprescindibile bacino di informazioni sul mondo dell’ateismo italiano e internazionale, ma una finestra sempre aggiornata sulla laicità – mancata – del nostro Paese.

Dall’ormai famigerata “Clericalata della settimana” – la cartolina dedicata all’affermazione o all’atto più clericale della settimana compiuto da rappresentanti di istituzioni o di funzioni pubbliche – al blog A ragion veduta sempre aggiornatissimo e non a caso tra i blog italiani più consultati, passando per le schede di approfondimento con i richiami ai testi legislativi di riferimento: uno strumento di consultazione fondamentale.

Tante le pagine tra le quali navigare. Da quelle relative alle iniziative storiche – come lo sbattezzo (oltre 250mila i moduli scaricati) o la campagna Occhiopermille, pensata per aiutare la cittadinanza a effettuare una scelta autonoma e consapevole in materia di Otto per mille – a quelle relative ai servizi offerti dall’UAAR, come l’assistenza morale non confessionale, le cerimonie laico-umaniste e lo sportello informatico Sos Laicità (soslaicita@uaar.it), servizio confidenziale e gratuito che l’UAAR mette a disposizione dei cittadini vittime o testimoni di prevaricazioni religiose o di violazioni della laicità dello Stato.

Il nuovo sito è ottimizzato per dispositivi mobili e chi non vuole perdersi neanche una notizia può seguire anche la pagina Facebook dell’UAAR (oltre 76mila mi piace) o la pagina Twitter (6.400 follower).

Al sito dell’UAAR sono poi collegati alcuni siti esterni particolarmente apprezzati come quello relativo ai soldi che, in vario modo, dalle casse dello Stato vanno a confluire in quelle della Chiesa o l’ancor più cliccato “Quanto sei cattolico?” dove è possibile capire quanto si è cattolici, e soprattutto quanto non lo si è, scoprendo qual è il proprio profilo religioso.


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