Omicidio Regeni, il processo continua in Corte Costituzionale nel silenzio del Governo
par Pressenza - International Press Agency
giovedì 1 giugno 2023
Questa mattina ho partecipato, insieme a quello che si definisce il “popolo giallo” al presidio che si è tenuto a Roma per l’ennesima udienza del processo riguardante il rapimento, la tortura e l’omicidio di Giulio Regeni. Dopo un’udienza veloce, il Gup incaricato di seguire il procedimento ha rinviato alla Consulta gli atti.
Palazzo Marino, sede del Comune di Milano (Foto di Flavio Lo Scalzo)
Gli indagati per tale orrendo reato, commesso 7 anni e mezzo fa, hanno nomi e cognomi, sono funzionari del governo egiziano, del regime di Al Sisi, quello con cui l’Italia ha ottimi e non disturbabili rapporti commerciali legati soprattutto alla vendita di armi e al petrolio. Il governo del Cairo si rifiuta di collaborare con le autorità italiane e non permette di far giungere agli indagati la notifica di reato per cui sono sotto processo.
Non essendo quindi questi informati si cerca di sottrarli a un giusto processo da tenere in Italia. Il rinvio è legato al fatto che la “riforma Cartabia” non prevede fra gli ostacoli al processo la non collaborazione di uno Stato estero. Ci vorranno mesi prima di giungere a una decisione, ma almeno per ora l’impianto accusatorio è salvo e si è scampato il rischio del “non luogo a procedere” che avrebbe fermato il dibattimento.
In rappresentanza del nostro Partito, ma senza bandiere, insieme alla scorta mediatica presente davanti al tribunale per chiedere verità e giustizia per Giulio, auspico che la suprema Corte mostri maggior coraggio di questo governo e di quelli che lo hanno preceduto. Governi vigliacchi che, in nome dei buoni affari, poco o nulla hanno fatto per garantire che il processo si potesse svolgere. Anche noi siamo fra quelli che non dimenticano e che considerano la battaglia per Giulio Regeni, condotta in primis dalla sua famiglia e dalla loro legale, come una battaglia di libertà valida per tutte e tutti.
Stefano Galieni, Responsabile immigrazione, Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea, Coordinamento Unione Popolare