Ogni anno finisco nella spazzatura 1,3 miliardi di tonnellate di cibo

par Oggiscienza
martedì 22 ottobre 2013

 

Ogni anno finiscono nella spazzatura 1,3 miliardi di tonnellate di cibo, ancora perfettamente commestibile. Insieme al cibo vanno sprecati 250 km3di acqua, circa 5 volte il volume del Lago di Garda e 1,4 miliardi di ettari di terreno, quasi il 30% della superficie agricola mondiale. E sono prodotti – inutilmente – 3,3 miliardi di tonnellate di gas serra, circa 7 volte le emissioni annuali del nostro Paese.

Sono questi i costi dello spreco alimentare per l’ambiente. Il conto è stato fatto dalla FAO nel rapporto “Food Wastage Footprint: Impacts on Natural Resources”, che analizza anche le conseguenze sul clima, sulle risorse idriche e sull’utilizzo del territorio.

Secondo lo studio, il 54% degli sprechi avviene durante le fasi di produzione e stoccaggio, mentre il 46% nelle fasi di trasformazione, distribuzione e consumo. A livello di consumo, gli sprechi sono maggiori nei Paesi ad alto e medio reddito, dove rappresentano, rispettivamente, il 39% e il 31% del totale. Questo perché, da un lato, i consumatori non riescono a pianificare i propri acquisti e spesso comprano più cibo del necessario; dall’altro commercianti e rivenditori tendono a buttare alimenti perfettamente commestibili solo per il fatto che non rispettano determinati standard estetici.

Ridurre lo spreco, però, è possibile. Diversi progetti, raccolti nel manuale della FAO “Toolkit: Reducing the Food Wastage Footprint”, mostrano come governi, agricoltori, aziende e consumatori possano adottare azioni e trovare soluzioni per diminuire gli sprechi e le perdite di cibo in ogni fase della catena, dal campo alla tavola


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