Occhi puntati su Grillo. Inizia il conto alla rovescia per la non eleggibilitĂ 

par paolo
lunedì 2 settembre 2013

Dopo la sentenza della Corte Suprema di Cassazione che ci consegna ufficialmente, e si spera definitivamente, Silvio Berlusconi nelle vesti di "ideatore del meccanismo fraudolento" che ha prodotto in modo continuativo effetti illeciti, in sostanza un delinquente abituale, stanno succedendo fatti strani.

Diciamoci la verità, appioppare una condanna definitiva ad un personaggio del calibro di Silvio Berlusconi non è stata una cosuccia da nulla. Mettergli, come si dice, "il sale sulla coda" è stata una impresa ai limiti dell'impossibile per un paese che ha perso quasi totalmente ogni aggancio con il senso etico e morale della "normalità", che somatizza come un nonnulla la capacità di indignarsi e la trasforma in una narcotica indifferenza, un paese che non sa distinguere il "perbene " dal "permale", dove il ruffiano ha più spazio di chi difende la sua dignità, dove vendersi anche l'anima per un pugno di euro è facile come bersi un bicchier d'acqua, dove il merito cede il passo al meretricio... ecc.

Non voglio fare il bacchettone, è un ruolo che non mi si attaglia sia per carattere che per cultura, ma non se ne può più, abbiamo superato ogni limite di decenza. La trasmissione Omnibus (La7) è diventata la sintesi del bestiario di questo paese, il corollario di personaggi in cerca d'autore.

L'altro giorno Filippo Facci, professione giornalista di Libero (da non confondersi con giornalista freelance), con il solito sguardo torvo e la smorfia del saccente ci ha fatto sapere di avere letto le duecento pagine della sentenza della Cassazione, "non so quanti altri lo hanno fatto", premessa tanto per darsi subito un'aureola di superiorità, poi sentite "ho fatto sulle motivazioni i miei rilievi tecnici e ho concluso che non c'è nulla", che "è una entrata a piedi uniti dei giudici per punire Berlusconi".

Classico esempio di tronfismo, di perdita del senso della realtà. Un giornalista, e già questo potrebbe per lui essere un degno riconoscimento, che dall'alto della sua "totale incompetenza", o quantomeno non accertata competenza, giudica i giudici, pontifica sulla sentenza, così come si conviene ad un giurista di chiara fama. Peccato che lui giurista non lo è, svolge una professione del tutto diversa, per alcuni, come il sottoscritto, con aspetti molti criticabili.

E veniamo alle stranezze

Avete più sentito Beppe Grillo? A parte la perla "errare è umano, perseverare è Napolitano" che segue "il bon ton" irriverente di abbiocco - senescente del suo degno capogruppo, lo avete più sentito? Ci si aspettava fuoco e fiamme dopo la sentenza, valanghe di sproloqui, fiumi di parole, un assalto all'arma bianca contro il Silvio delinquente, e invece? I soliti PD meno L, Napolitano se ne vada o ci mandi a votare, Letta è una perdita di tempo... Insomma l'obiettivo è sempre quello, far squagliare il centrosinistra e dragarne i voti. Ma poi per fare che? Ma che sta succedendo? Ma è il pur squallido PD il male assoluto, va bene che c'è Violante, ma è questo il male primario, mentre nel frattempo un miliardario spregiudicato e pregiudicato sta per trascinare il paese in un vortice di follia? 

Ipotesi di complotto. E se, diciamo una trentina di senatori del M5S, o anche molti meno tenuto conto dei montiani, nel segreto dell'urna, quando la Giunta si riunirà il 9 settembre per deliberare, con probabile voto segreto, sulla "non eleggibilità e decadenza da senatore di Silvio Berlusconi" (legge Severino del 2012), facessero lo scherzetto di votare contro il provvedimento? E se poi si indirizzasse il tutto sul PD, notoriamente armata brancaleone del voto? Immaginate il colpaccio, due piccioni con una fava, Letta che cade e il PD che si azzuffa spaccandosi come una mela. A pensar male... etc.

In un paese dove l'onorevole Razzi, quello di "...e io mi faccio i cazzi miei...", va in missione in Corea per mettere d'accordo il Nord con il Sud, è qualcosa di impossibile? Siete proprio sicuri? Io no.

Un sentor di bruciato che ha indotto il presidente Giorgio Napolitano, a sorpresa dopo l'elezione del 2011 di Mario Monti a senatore a vita, ad esaurire il suo bonus di mandato, eleggendone altri quattro, tutti, almeno sulla carta, difficilmente inclini al salvataggio di Silvio visti i profili culturali e professionali.

Si tratta di Claudio Abbado, musicista di grande rilievo, Renzo Piano, architetto di fama mondiale, Elena Cattaneo, direttrice del Centro di Ricerca sulle cellule staminali di Milano, Carlo Rubbia premio Nobel per la fisica.

La motivazione, così come avviene in tutti casi, è quella di avere "dato lustro ed onore, con il loro impegno e valore alla nazione". E difatti, tanto per tornare sulla "malagente" del paese alla rovescia, Daniela Santanché stizzita, sbotta: "E' Silvio Berlusconi che doveva essere nominato senatore a vita". Per cosa, per aver dato lustro a chi? Per avere il copyright del Bunga bunga, per il profilo di premier che delinque? Misteri della mente umana, o pseudo tale.

Ma è tutto il PDL ad essere infuriato perché intuisce che la mossa del Presidente ha valenza politica, ossia immettere altro prezioso carburante anti-Silvio nel serbatoio di un Senato in equilibrio precario e chiudere definitivamente la porta ad una pur improbabile elezione a senatore a vita di un Silvio Berlusconi alla disperata ricerca del salvacondotto .

E difatti, puntuale come gli articoli di Libero e Il Giornale sul giudice malandrino e vessatorio, malvestito, ubriacone e pure con scheletri nell'armadio, è arrivato l'ultimatum al governo Letta, mortificando coloro che pensavano che dopo la sfuriata propagandistica dell'IMU la partita fosse chiusa. Alfano, vicepremier, sintetico: se Silvio decade il governo va a casa.

Che paese!

foto: Mauro Edmundo Pedretti/Flickr


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