Obesità: la chirurgia bariatrica va di moda!

par Laura P.
giovedì 30 settembre 2010

Se una volta si dimagriva con diete rigide ed interminabili coadiuvati da una buona attività fisica quotidiana, oggi sembra che perdere peso non sia più un problema da quando la chirurgia bariatrica ha fatto passi da gigante ed ha realizzato il sogno di tante persone di vedersi finalmente magre e soprattutto in pace con il proprio corpo.

Incuriosita dai favolosi risultati di alcune amiche ed in modo particolare sbalordita davanti a cambiamenti fisici radicali, decido di documentarmi su questa fatidica "chirurgia bariatrica" a me sconosciuta ma oramai nota per aver "salvato" dal diabete, dall'ipertensione e da problemi cardiaci nonchè dalla morte stessa tante persone malate di obesità.

E' sufficiente partire da google per incappare in numerosi forum dediti all'argomento. Community frequentate da ex obesi e non che si raccontano, si supportano e si aiutano nella fase pre e post operazione.

In alcuni di essi si può ricevere anche consigli da valorosi medici e conoscere nel dettaglio i vari tipi di intervento ma in modo particolare leggere recensioni su determinati chirurghi ed equipe al seguito.

Basta navigare nelle aree dedicate alle foto del "come eravamo" e del "come siamo oggi" per convincersi che per combattere la propria obesità, riuscendo dove tante diete hanno fallito, la sola soluzione può essere un intervento di sleeve o bypass gastrico o ancora diversione biliopancreatica. Il primo meno invasivo, gli altri due effettuati a seconda che si intenda seguire una dieta ristretta successivamente all'operazione oppure che si desideri continuare a mangiare come prima in quanto "mangione" per natura.

Donne di tutte le età a partire dai 20 sino ai 60 anni ma anche uomini di solito con un importante peso iniziale da smaltire.

Concordo sull'intervento come ultima spiaggia ed in condizioni di salute precarie, ma sinceramente non comprendo come una giovane ragazza opti per la chirurgia anziché anticipare quei sacrifici che farà dopo per seguire invece una dieta ferrea prima.

E qui volevo arrivare.

Senza nulla togliere alla chirurgia bariatrica e senza offendere coloro che sono rinati grazie a quest'ultima, mi preoccupa il fatto che si escluda sempre più a priori la buona riuscita della cara dieta scegliendo la via più semplice... che poi tanto semplice non è considerati i rischi ai quali sinora non abbiamo accennato.

Un'aspetto da non sottovalutare.

Troppe volte si sono letti articoli di giornale che raccontavano di persone che si erano recate in ospedale per dimagrire ed a seguito dell'intervento erano decedute o avevano riportato gravi danni agli organi cambiando la loro vita, da quel momento, in peggio anzichè cominciare un nuovo percorso verso la felicità.

Io stessa essendo in sovrappeso ero stata inizialmente tentata e non lo nego, ma i motivi possono esservi chiari leggendo con attenzione questo articolo. Come in tutte le cose da studiare sotto tutte le angolature sono arrivata alla conoscenza dei casi negativi dove giovani madri hanno lasciato marito e figli a seguito di questa operazione. Non ce l'hanno fatta a causa di complicanze che erano comunque state messe in conto perché pur sempre di chirurgia si parla. Spesso però, essendoci una buona percentuale di riuscita, si tende sempre a pensare al meglio e non a pensare che potremmo essere le prossime sfortunate.

Io invece c'ho pensato. Non ho intenzione di rischiare di lasciare nella disperazione la mia famiglia.

Forse è codardia o mancanza di determinazione ma niente ha importanza davanti alla vita.

Ed ovviamente niente operazione non significa dover rimanere obesi e malati bensì impegnarsi in una sana attività fisica ed a seguire una dieta che fatta alla lettera porterà comunque i suoi buoni risultati. Il sacrificio è richiesto in tale circostanza come anche in una fase post sleeve o bypass gastrico con la sola differenza che da operati si è maggiormente sazi rispetto al normale.

Prima di "lanciarti" sulla chirurgia bariatrica dunque rifletti bene e soprattutto sii sicuro di aver davvero fallito con i metodi tradizionali nonostante l'impegno e la costanza.

L'importante compito dei cari vecchi dietologi o nutrizionisti, ricodiamocelo, non deve passare in secondo piano.


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