Nuda è la morte di Carlos Salem

par soloparolesparse
lunedì 16 giugno 2014

Ora mi toccherà recuperare il primo romanzo di Carlos Salem perchè questo Nuda è la morte è davvero un bel lavoro: vivo, avvincente, curioso, particolare. Siamo tra il giallo e il noir, ma con punte di ironia non da poco, a partire dall’ambientazione in un campo nudisti.

Juanito è un killer professionista (il numero 3 di una misteriosa Azienda). Riceve l’obiettivo da elimiare ed esegue il lavoro con pulizia e precisione. Poi nel quotidiano è un venditore di servizi farmaceutici, banale, pacato, padre di due bimbi e separato dalla moglie.
Riceve l’ennesimo misterioso compito dall’Azienda, ma questa volta il mistero è massimo.

Si trova in un campo nudisti con i suoi figli e l’unica indicazione che ha è la targa di un’auto.


Solo che si tratta dell’auto dell’ex moglie, che infatti è lì col suo nuovo fidanzato, un importante magistrato. E nello stesso campo nudisti trova anche un vecchio amico (che ha comprato quell’auto) con una fidanzata sadomasochista, una bella lavoratrice del luogo, di cui si innamora follemente, ed uno scrittore di gialli, tale Andres Camiller (si, proprio così) che diventa suo padre putativo.

E lui non sa chi è la vittima predestinata tra tutti questi, non sa nemmeno se una vittima dovrà esserci davvero o se la vittima alla fine sarà lui, visto che nel solito campo c’èa nche un altro killer professionista dell’Azienda.

E si gioca sul dubbio e sul mistero dalla prima all’ultima riga. Ma poi ci sono anche i rapporti con i figli (che in un campo nudisti diventano particolari), con l’ex moglie, con il nuovo folle amore. Un quotidiano che cambia valori e proporzioni inserito nel contesto del killer.
E che cambia anche i rapporti di forza inserito nel contesto del campop nudisti.

Insomma un sacco di roba raccontata con vivacità e divertimento. E ancora citazioni, omaggi (quello a Camilleri immenso, enorme, su tutti) e un tono noir mica male.

Promossissimo.


Leggi l'articolo completo e i commenti