Nucleare, no problem!

par MV
martedì 5 aprile 2011

In questi giorni si è aperto un dibattito mondiale sulla questione nucleare. In ogni Stato, almeno in quelli per così dire “democratici”, si sono riuniti esperti, politici, rappresentanti dei lavoratori e del mondo scientifico per discutere sulla questione, con l’obiettivo di rassicurare i cittadini sull’efficienza delle centrali nucleari del proprio Paese.


In questi giorni si è aperto un dibattito mondiale sulla questione nucleare. In ogni Stato, almeno in quelli per così dire “democratici”, si sono riuniti esperti, politici, rappresentanti dei lavoratori e del mondo scientifico per discutere sulla questione, con l’obiettivo di rassicurare i cittadini sull’efficienza delle centrali nucleari del proprio Paese.

Per quanto riguarda l’Italia, i nostri politici non sono, purtroppo per noi, persone di cui fidarsi e che affrontano la questione con serietà. L’ultima chicca, ad esempio, è uscita proprio dalla bocca del nostro Ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo, che, con il suo fuori-onda, ha corroborato ulteriormente il semplice e risaputo fatto: tutti questi politicanti italiani guardano solo all’interesse politico ed economico, sempre e comunque. Poi rassicurano i cittadini, dicendo che tutto è sotto controllo. Non preoccupatevi, loro lavorano per noi, per la nostra sicurezza.

Poi è il turno degli esperti e portavoce del mondo scientifico, scelti accuratamente dai mass media nazionali più venduti e con conseguente più diffusione, che fanno come i politici, rassicurano. Anche loro, “per non avere problemi”, obbediscono ai dettami dei pochi grandi magnati del nucleare mondiale.

C’è anche chi dice cose importanti e cerca d’informare su come veramente stanno le cose. Costui viene tagliato fuori dal dibattito, politicizzato o semplicemente non viene intervistato.

Poi c’è l’industria privata, i signori con i soldi, che si fanno portavoce della missione ecologica dell’industria italiana. Si presentano come paladini del rispetto dell’ambiente e dell’eco-sostenibilità. Con i loro toni seri e supportati da dati scientifici ed esperti di cui sopra, tranquillizzano anche loro i cittadini. L’industria nucleare è progresso sicuro, dicono.

Premesso questo, vorrei rispondere al dibattito in corso sul nucleare, in particolar modo a quello che si sta svolgendo il Italia.

La questione è questa: una centrale nucleare è sicura, fino a che non le succede niente. Un terremoto od anche un problema tecnico interno alla stessa, non la rende più sicura. Questo è quello che dovrebbero avere chiaro tutti, sia i pro che i contro nucleare. Una centrale è un vulcano dormiente: vi sembra una struttura sicura? Il fatto è che ci si abitua alla sua presenza, si spera che non succeda niente… e poi, tanto, tutti dicono che è sicura, no?

La centrale nucleare non esplode come una centrale petrolifera, incendiando, distruggendo ed inquinando, non lascia senza corrente una o più città come se si guastasse una centrale elettrica. Se succede qualcosa ad una nucleare, i problemi sono grossi, grossi come i tumori che fanno nascere le radiazioni. Radiazioni che durano anni, che si diffondono per chilometri e chilometri, uccidendo e facendo ammalare milioni di persone.

In questo articolo vi propongo un approfondimento sulla natura di quello che c’é all’interno di centrali nucleari come la giapponese Fukushima Daiichi, recentemente esplosa.

Il testo che segue spiega quali sono gli effetti delle radiazioni uscite dalle centrali che lavorano con il M.O.X. Cos’è il M.O.X.? Mixed Oil Fuel, una miscela di uranio e plutonio, la sostanza più tossica conosciuta dall’uomo.

Leggete quello che segue e ricordatevi delle persone che furono, stanno e saranno contaminate da sostanze come il plutonio e dalla radiazioni di una centrale nucleare vittima di un contrattempo, non parliamo solo di un grave terremoto come quello giapponese ma anche di un piccolo incidente, quanto basta per rompere quel sottile stato di equilibrio in cui lavora un reattore nucleare, che ci dicono sia sicurissimo e vigilato, controllato e circondato da eccezionali misure di sicurezza. Macché, non è così. Basta meno di un terremoto e tutto il giocattolo del nucleare si rompe e ci ammazza tutti.

La Terra è in continua evoluzione, attualmente sono in corso cambiamenti importanti nel magnetismo del nostro bel pianeta e la crosta terrestre si sta spostando. Le conseguenze di tutto questo sono terremoti e tsunami, come quelli che hanno travolto il Giappone. Sarebbe, quindi, meglio lasciar perdere il nucleare, essere più coscienti. Però, lo sapete bene, è tutta una brutta questione d’interesse economico e potere.

A loro, a tutte le milioni di vittime dei contrattempi delle centrali nucleari, malati di leucemia e compagni di vita di un tumore, è dedicato questo articolo.

 

 

Specific Dangers of Plutonium

 

(Yurika Ayukawa. Fonti: “The MOX Industry or The Civilian Use of Plutonium” – C.Kueppers & M. Sailer; “The Consequences of Severe Accidents in the Kruemmel Nuclear Power Plant for the Territory of the City of Hamburg and the Effects of Disaster Control Measures” – Oko Institut; “Management and Disposition of Excess Weapons Plutonium, Reactor-Related Options” – National Academy of Sciences)
Fukushima
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