Nucleare!!! Dove???

par Maurizio
lunedì 2 marzo 2009

In questi giorni tutti parlano di nucleare. Ma i siti dove sorgeranno?

Ritorna il nucleare e toccherà – forse – al salento ospitare una centrale atomica. Nardò, in provincia di Lecce, Manduria-Avetrana, in provincia di Taranto, Carovigno, in provincia di Brindisi: eccoli i siti che, stando alle indiscrezioni nazionali, potrebbero tornare in auge.

A dare nuova spinta ad un vecchio studio di oltre trent’anni fa, la relazione Cotecchia che individuava soprattutto l’area tra Nardò e Manduria-Avetrana come ideale per la sua vicinanza al mare, il terreno stabile e l’assenza di rischi sismici, è il patto siglato tra Italia e Francia, tra Berlusconi e Sarkozy per quattro nuove centrali nucleari da costruire nel bel paese. Entro il 2020 il primo impianto, ma dove sorgeranno le nuove centrali? Quel vecchio studio allora torna in auge, stando ai bene informati. La stragrande maggioranza della stampa nazionale rispolvera la relazione Cotecchia e indica l’area tra Manduria e Nardò come papabile, ma in più si parla di Mola di Bari e Repubblica indica anche il centro brindisino di Carovigno come possibile sito.

Giusto per tenere tutti informati è giusto sapere che e fine ottobre (18/10/2008), si è tenuto a Manduria una tavola rotonda in cui si è approvato un documento d’intesa che esprime il NO convinto nei confronti del progetto del governo di realizzare una centrale nucleare in zona. A questa tavola rotonda hanno partecipato oltre al sindaco di Manduria, tutti i sindaci dei comuni limitrofi, consiglieri regionali, presidenti delle province, sindacati ecc... Forse non tutti sanno che il luogo più papabile, cioè la costa jonica tra Nardò e Manduria, risulta tra le più belle e pulite d’Italia, tanto che sulla guida blu 2008 stilata da Legambiente, risulta che proprio queste due località sono le prime due pugliesi e sono rispettivamente 5° e16° assoluta a livello nazionale. Il che significa far spofondare tutta la zona salentina che punta sul turismo e sulle bellezze naturali nel baratro più profondo. Inoltre è bene sapere che la Puglia è energeticamente autosufficiente, anzi dell’energia prodotta in loco, ne esporta ben più dell’80% !!!



In più la Puglia ha puntato quasi tutto sul rinnovabile e sull’idrogeno (anche se questo progetto, ormai in stato avanzato, è stato bloccato giorni fa da questo governo), tant’è vero che le più grandi industrie mondiali stanno investendo in Puglia sul solare e principalmente sull’eolico tanto da non poter riuscire a soddisfare l’intera domanda. E tutto questo, naturalmente, ha ripercussioni vantaggiosi anche sull’indotto, infatti la danese Vestas ha aperto uno stabilimento produttivo nel tarantino, e altre grandi compagnie dovrebbero seguire a ruota.

 

Ma ecco l’altra domanda importantissima: dove si andranno a mettere le scorie nucleari?

 

Ai posteri l’ardua sentenza.


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