Non vedenti. Anche loro hanno diritto all’istruzione

par Vale Abbate
martedì 24 settembre 2013

Un bambino non vedente o ipovedente, inserito in una scuola, ha il diritto ad essere assistito da un operatore specializzato.

La scuola rappresenta una tappa fondamentale per il bambino non vedente o ipovedente, è li che apprende conoscenze, che lo accompagneranno per tutta la vita, e imparerà l'uso di strumentazioni e tecniche che gli consentiranno di raggiungere risultati paragonabili a quelli dei suoi coetani, facendolo sentire in qualche modo, alla pari degli altri ragazzi.

In Italia, la legge che agevola l'integrazione scolastica dei disabili visivi, è la n° 104 del 1992. Essa prevede:

  1. Un gruppo di lavoro Interistituzionale Provinciale (GLIP) : composto da docenti, operatori dei servizi sociali e genitori, la sua funzione è di programmare le attività idonee all'integrazione del bambino.
  2. Piano educativo individualizzato: elaborato dal GLIP, contenente gli obiettivi scolastici che si vogliono perseguire e gli strumenti che verranno impugnati.

La cosa più importante per legge è di insegnare ai bambini non vedenti, il braille e l'uso di un videoingranditore e di occhiali speciali per quelli ipovedenti.

Nelle scuole, della provincia di Caltanissetta, c'è stato in questi giorni qualche problema sul sistema con il quale vengono scelte le/gli insegnanti per bambini e ragazzi portatori di cecità.

La Provincia Regionale Nissena si è dotata di un regolamento, con l'elenco degli insegnanti di sostegno abilitati, e da questo vengono scelti gli assegnatari.

Però in quella raccolta di nominativi, non sempre ci sono insegnanti capaci, alcuni non sono disponibili a viaggiare per un eventuale dopo scuola pomeridiano, e altri addirittura non conoscono il braille.

Ad alzare la voce sono i responsabili dell'Unione Italiana Ciechi della sezione di Caltanissetta, che chiedono al governatore Crocetta di dover intervenire per modificare quel regolamento, da loro considerato balordo.

Questa è una funzione delicata e fondamentale per aiutare un non vedente a leggere e a scrivere, e come tale devono essere prese importanti considerazioni e decisioni delicate.

 


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