Non accettate tutto

par maribù duniverse
mercoledì 11 maggio 2022

Viviamo in tempi di guerra, da quando siamo nati. La favola che l'era capitalista avrebbe superato le divisioni della guerra fredda è ora più lontana che mai, ma d'altronde era una bugia. La pace che stava vivendo l'Europa è solo la normalizzazione della guerra già descritta da Orwell.

Che le armi non siano il modo di risolvere i conflitti, comporta una presa in carico di responsabilità nell'accettare il diverso che nessuno stato vuole, che nessuno stato ha voluto fare. La minaccia e la violenza sono dietro l'angolo.

In questa era di globalizzazione delle merci, i confini sono rimasti, gli eserciti sono sempre più armati e specializzati e anche buona parte dello sviluppo tecnologico è orientato a risolvere i conflitti con la forza. Che ci aspettavamo?

Un'era capitalistica basata sulla concorrenza, non può che portare alla guerra e all'ampliarsi dei divari tra chi ha troppo e chi niente per vivere. Bisogna rifiutarsi di sostenere le industrie belliche perchè non è con le armi che si risolvono le controversie, rifiutarsi di prendere scorciatoie lucrative per il guadagno personale, rifiutare i lavori ed i prodotti creati con lo sfruttamento territoriale, animale e umano, rifiutare il benessere frutto di ingiustizie.

Ripensarsi accettando di avere di meno, accettare di condividere a livello mondiale la responsabilità degli accordi, cercare strade che fanno economia delle risorse rimaste con cicli rigenerativi, riconoscere le asimmetrie di accesso ai beni e al lavoro che ci sono e reimpostare tutte le nostre relazioni su una politica mondiale di condivisione di quel che c'è.

Se ci sarà un futuro o sarà per tutti o per nessuno.

 

Collettivo Autistici/Inventati

 

Da: ki.noblogs.org

 

 

 

 


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